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Pierre Cardin, un visionario della moda, re della moda futurista

Pierre Cardin è stato il re della moda spaziale prima ancora che l’uomo mettesse piede sulla luna.

I vestiti che preferisco sono quelli che io invento per una vita che non esiste ancora, il mondo di domani – Pierre Cardin

Dopo l’apprendistato da Christian Dior ed Elsa Schiaparelli fu subito chiaro che Pierre Cardin sarebbe stato non un couturier qualunque ma un innovatore: è del ’54 il leggendario abito a bolle, il bubble dress, con la gonna gonfia a palloncino con cui fece scalpore. In quella stessa decade inventò il pret-a-porter, la moda di abiti chic non sartoriali ma fatti in serie da indossare tutti i giorni.

Nel 1959 fu infatti il primo couturier a lanciare la moda pronta in una collezione in vendita ai grandi magazzini Printemps a Parigi. Fu una delle invenzioni del visionario stilista, morto  a 98 anni, e per le quali sarà per sempre nella storia della moda.

Space Age, la sua collezione del 1960 ispirata allo spazio, nell’epoca della corsa alla luna, con abiti bianchi e forme geometriche è un secondo storico paragrafo della sua moda. In quella collezione c’è molto di una moda che ancora oggi tra alti e bassi indossiamo ma fu lui a idearla: gli abiti cut-out ossia con i tagli, le aderentissime tute catsuit lavorate a maglia, i pantaloni di pelle attillati e i maglioni con le maniche a pipistrello. Inoltre già in quegli anni Cardin cominciò la conversione di ciò che la moda sarebbe stata nel futuro, a cominciare dall’unisex con gli abiti che prescindono il genere sessuale, davvero una rivoluzione per i tempi in cui la moda femminile era esaltazione di forme.

Pierre Cardin

Per l’uomo introdusse le giacche da completo senza collo, l’abito “cilindro” senza colletto che ispirò il primo look dei Beatles. Ed è sua persino l’invenzione dei pantaloni a sigaretta che dagli anni ’60 sono ancora attuali.

E’ stato anche il primo a portare la minigonna in una passerella di moda e fece scandalo nel ’66 con la sua gonna sexy stretta e con spacco. Nello stesso anno fu il primo a lanciare una collezione moda per bambini. Nel 1968 ricamò luci su un abito indossato per la prima volta da Maryse Gaspard, la sua musa: era l’invenzione di un abito cinetico davvero mai visto prima nella moda.

Del resto il suo debutto era stato nel 1946 disegnando i fantastici costumi di La belle et la Bete (La Bella e la bestia) dell’artista, poeta e regista Jean Cocteau che aveva conosciuto a Parigi subito dopo la Liberazione.

Per anni Cardin è stato ignorato dal mondo della moda – troppe licenze, troppi affari globali – ma è del 1980 al Metropolitan di New York la prima di molte retrospettive (la più recente un anno fa sempre a NY), un modo per rivalutare la sua audace, pionieristica visione.

Vedi anche: https://news.sky.com/story/pierre-cardin-fashion-designer-dies-aged-98-says-frances-fine-arts-academy-12174761