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Effetto pandemia sui marchi del lusso: valgono 7 miliardi in meno

Se è vero che le vendite di lusso sono tornate in gran parte ai livello pre-pandemia, non si può dire lo stesso del valore dei brand. Secondo il rapporto Brand Finance Luxury & Premium 50 2021, il valore complessivo dei primi 50 marchi di lusso e premium, nel 2020, è diminuito di oltre 7 miliardi di dollari, ovvero il 5%, attestandosi a 219,5 miliardi di dollari nell’esercizio in corso rispetto ai 227,1 miliardi di dollari del 2020. Il motivo? La pandemia, spiega l’analisi, continua a “danneggiare i valori del marchio in tutto il mondo. La maggior parte dei marchi di abbigliamento e accessori di fascia alta, che costituiscono la maggior parte dei nomi nell’elenco annuale, ha registrato una perdita di valore del marchio quest’anno”, salvo una manciata di eccezioni.

Entrando nel dettaglio della classifica, Porsche è il marchio di maggior valore (34,3 miliardi di dollari), stabile al vertice della classifica. Al secondo posto si conferma Gucci, il cui valore è sceso del 11,5% a 15,6 miliardi di dollari. Al terzo posto Louis Vuitton (-9,8% a 14,8 miliardi di dollari), che precede Chanel (-3,4% a 13,2 miliardi di dollari). Nella top ten si trovano anche Cartier che ha subito uno scivolone (-19,5%), Hermès (-2,1%) e Dior, una delle poche eccezioni positive con un incremento del valore di ben quasi 14 punti percentuali. Fuori dalla top ten, brilla anche Celine, che è il marchio che ha fatto registrare la crescita più alta: +118% rispetto al valore della precedente classifica. Viceversa, Coach è il marchio che ha perso più valore nel 2020: -31 per cento. In affanno anche BurberryBottega Veneta e Prada in calo rispettivamente del 25,7%, del 25,3% e del 21,4 per cento.

(Fonte: Pambianco)