La storia d'amore della moda con lo stile di vita #zingaro risale a decenni fa e non è sempre stata affascinante.
Un servizio fotografico di Look Magazine del 1967 mostra modelle italiane in faccia marrone imbrattate di sporco finto rotolare sul pavimento di un fienile con gonne lunghe e top corti, con un'esortazione a "LET YOURSELF GO GYPSY".
L'esperta di cultura gipsy, Cristiana Grigore, sta portando avanti una battaglia per sdoganare il termine 'zingaro' dal lessico della moda.
La nazionalità di Grigore è rumena, ma la sua etnia è rom (gipsy), che è il termine preferito per quelli che molte persone chiamano zingari.
È anche la fondatrice del Progetto Rom della Columbia University, che mira a destigmatizzare la rappresentazione dei Rom e promuovere nuove narrazioni edificanti sulla loro identità. Come parte di quella missione, fa una campagna per rendere obsoleta la parola "Gypsy".
Questo perché in Europa, in particolare, "Gypsy" è un insulto, spesso associato a piccoli furti e squallore.
Per almeno un millennio, i Rom si sono ripresi e si sono trasferiti non per divertimento, ma per sopravvivere.
Sono stati imprigionati in Spagna e ridotti in schiavitù in Romania.
Si stima che circa mezzo milione siano stati sterminati dai nazisti e i regimi comunisti che seguirono tentarono di eliminare la loro lingua e cultura. Nomina un paese europeo e probabilmente troverai violenze storiche e attuali e discriminazione sanzionata dallo stato contro i Rom (Gipsy).
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