Reso gratuito addio. Acquisti online, le nuove regole
Reso gratuito addio.
Gli acquisti online alla prova dei cambiamenti sostanziali, soprattutto per quando riguarda il reso degli articoli che non ci piacciono.
Ora mandare indietro i prodotti non sarà free online returns.
Con l'incremento delle vendite on-line facilitate dal lockdown e i prezzi bassi del fast fashion, la consegna a casa ed i resi gratuiti hanno incoraggiato milioni di clienti a rivolgersi all'e-commerce.
Molti hanno fatto scelte anche dettate dall'impulsività, con la consapevolezza che potevano restituire gli articoli liberamente.
Ma adesso siamo di fronte a uno stop al reso gratuito che potrebbe essere un ‘colpo’ per molte persone.
Un processo che era già partito nel Regno Unito, dove il gruppo Inditex, il gruppo spagnolo che controlla brand come Zara, Berskha, Pullandbear e H&M, tra gli altri, ha introdotto un contributo fisso per ritirare l’articolo o gli articoli.
La spesa non è elevata, visto che il costo è di 2 sterline.
Le motivazioni dietro questa scelta sono molteplici.
In primis il servizio rappresenta un costo a tutti gli effetti nei bilanci dell'e-commerce: i corrieri vanno pagati per il lavoro extra.
Ma non solo: molte persone hanno la pessima abitudine di 'sfruttare' il reso gratuito in svariati modi. C'è chi indossa un capo solo per un'occasione importante e poi lo restituisce, chi invece lo usa solo per registrare dei video da mettere sui social.
Chi, ancora, nell'indecisione ordina più modelli e poi tiene nell'armadio solo quello che gli/le piace di più.
I rivenditori delle aziende di moda non avevano mai affrontato direttamente questo problema. In discussione non c’è solo la sostenibilità economica del modello di business, ma soprattutto la sostenibilità ambientale,
L’attuale politica sui resi online dell’insegna – si legge sul sito di H&M – prevede che H&M rimborsi “la maggior parte degli articoli, a condizione che non siano stati danneggiati, sporcati, lavati, alterati o indossati e che tutte le etichette siano attaccate”.
Cosa cambia in Italia?
Il sito di H&M è molto chiaro sulle regole: ritiro gratuiti in negozio e per i clienti iscritti ai programmi fedeltà.
Chi non ha una tessera o un account, invece, e ha effettuato un acquisto come "ospite" sul sito potrà restituire i beni, ma dal totale sarà detratto un importo di 2,99 euro.
In Italia, riporta il sito Zara.com, le restituzioni dal domicilio “hanno un costo di 4,95 euro che verrà detratto dall’importo del rimborso”.
Uniqlo, Next e Boohoo non prevede il reso gratuito nel proprio e-commerce mentre Asos e Zalando hanno stabilito, già diversi anni fa, un ordine minimo per poter beneficiare di opzioni free.
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