Federica e l’amicizia vera di persone imperfette

Negli anni, in questo campo di battaglia che è la vita, ho incontrato migliaia di persone, come tutti.

In alcuni casi ci si sfiora e si va avanti, in altri, ci si sceglie.

Non sono tante le persone con cui mi sono scelta, ma un punto comune sembra essere quello di aver voluto accanto non persone perfette, ma persone vere.

Le persone vere non sono quelle che ti raccontano una vita edulcorata dalle maschere che portiamo e dai social dove tutto sembra più bello.

Le persone vere sono quelle che ti mostrano le ferite senza piangersi addosso, sono quelle che si raccontano, nel bello e nel brutto, sono quelle che sono capaci di esserci, anche quando la loro vita va molto peggio della tua, sono quelle che sanno cogliere la bellezza, anche quando la vita fa tremare le gambe.

Mi sono sempre tenuta lontana da quelli che hanno in tasca la verità, da quelli che raccontano di non cadere mai, da quelli che hanno la famiglia felice, la casa da rivista di arredamento, il lavoro dei sogni e ti guardano con quello sguardo giudicante e altero che ti fa sentire la più sbagliata del mondo.

Ho visto, al di là dei racconti, molte più smagliature in queste vite perfette che nelle vite di quelli che sono capaci di mostrarsi per quello che sono, che ammettono di aver fatto mille errori, che ti dicono: ho mille difetti, un miliardo di ferite, ma sono ancora qua.

Queste persone sorridono spesso e ti fanno sorridere.

Ti raccontano che la vita è un soffio, ma, proprio per questo, va apprezzata, respirata, goduta.
Piangono, senza paura di mettersi a nudo, ti raccontano il loro dolore, non come scusa per fermarsi, ma come parte di ciò che le ha forgiate, rese forti o fragili, come ciò che le ha portate a essere gli esseri unici che sono ora.

Ci sono quelli che si vantano di avere amici importanti.

Io sono orgogliosa di avere amici che sono veri, caduti a pezzi e tornati a splendere, amici che hanno percorso un pezzo di inferno senza diventare diavoli, persone che, senza quella cera che imbalsama le vite e le fa credere lucenti e perfette, sanno bene quanto male possa fare la vita e, proprio per questo, sono le prime ad allungare un braccio e dirti “sono qua”.