Principe di Galles

Il Principe di Galles torna protagonista dell’inverno

Da una parte, il pied-de-poule, classico tra i classici nel gioco evergreen del black&white. Dall’altra, il Principe di Galles, giusto quel pizzico più androgino e serioso. E così il più sofisticato dei tessuti maschili torna come simbolo del mix and match del prossimo autunno-inverno che vede stili contrapposti, i colori fluo e il nero Matrix, il tailleur pantalone maschile pratico, gli abiti rinascimentali importanti e il nuovo sartoriale in tweed.

Il Principe di Galles, tessuto tipicamente maschile, prende il nome da un uomo di rango come Edoardo VIII che per il suo fascino e il bel fisico divenne una vera star negli Anni 20, seducendo molte donne e facendosi sedurre, scandalizzando, idealista al punto di abdicare per amore della già maritata Wallis Simpson. L’Harris Tweed, insomma, porta con sé la sua carica di trasgressione che dall’Ottocento arriva fino al Novecento, quando la moda, interpretando gli umori della società, lo scardina e lo sfilaccia, per piegarlo agli ideali ultra moderni non solo con il tailleur a quadri e la mitica fantasia pied-de-poule ma anche spalline imbottite squadrate e tagli androgini per i pantaloni e per le giacche.

Se non amate il classico osate gli abbinamenti con il rose optical o il rosso lacca: il Galles visione futuristica espressione della donna d’oggi. Oppure il Galles nei toni del beige e del marron di Max Mara per il capospalla futuristico profilato di pelle.

Il principe di Galles è stato declinato anche su alcuni accessori femminili suggerendo degli originali modelli di cuissardes dal gambale aderente oppure più largo che arriva ad altezza ginocchio (sopra o sotto), non passano inosservate poi alcune tracolle, pochette, borse a mano con superficie in principe di Galles in colorazioni classiche.

Un ritorno ai fondamentali che comincia però dai tessuti e arriva al recupero dell’artigianalità, alla lavorazione sartoriale.