Libri sulla moda

Libri sulla moda da leggere: alcuni consigli

I libri sulla moda sono un universo a parte all’interno del mondo dell’editoria. Essi sono intrinsecamente legati alla ricerca di un impatto visivo unico, senza paragoni con altre forme di pubblicazioni. Mentre potrebbe sembrare un dato scontato, considerando il tema che essi trattano, la moda stessa è un fenomeno fortemente visivo, influenzato anche dalla creatività dei suoi autori, fotografi, disegnatori, grafici e stampatori. L’attenzione alla diversità, alla ricerca dell’unicità e all’originalità è un elemento peculiare di questi libri.

Per i profani, si tratta solo di frivolezza. E dire che la moda è un’arte in grado di raccontare spesso benissimo l’epoca storica e il pensiero comune nel momento in cui viene creata. Influenza costumi, usi e spettacolo, in un continuo equilibrio tra apparenza e ricerca. La guida qui di seguito ha l’obiettivo di essere un campionario – non esaustivo – di titoli che indagano la moda.

Libri sulla moda da leggere

Ecco una selezione di libri a tema che ha l’obiettivo di essere un campionario – non esaustivo – di titoli che la indagano: tra i protagonisti, Yves Saint Laurent, Prada e gli anni ’80.

Rossella Menegazzo – Valentino The Narratives

Libri sulla moda

Il progetto Valentino The Narratives ha confermato come Pierpaolo Piccioli abbia una vera predilezione per la letteratura e i libri, cosa non così scontata per un designer di moda. Per il secondo capitolo di Valentino The Narratives, Piccioli ha invitato autorevoli scrittori di fama internazionale a prestare le loro parole per la campagna pubblicitaria
realizzata con soli testi e un layout colorato.

L’amore in tutte le sue forme e in tutti i suoi significati è il fil-rouge della campagna, che riunisce scrittori e poeti, in un layout multicolore. I nomi sono tanti e tutti degni di nota: da André Aciman, autore di Chiamami con il tuo nome, a Mieko Kawakami, che ha scritto il devastante Seni e uova (un’indagine profonda sulla femminilità e il desiderio di maternità); da Melissa Broder, scrittrice, saggista e poetessa – che ha anche dato vita al popolare account Twitter @sosadtoday – a David Sedaris, giornalista del New Yorker e maestro della satira. Ma ci sono anche Alok Vaid-Menon, Amia Srinivasan, Andrew Sean Greer, Brit Bennett, Douglas Coupland, Elizabeth Acevedo, Emily Ratajkowski, Fatima Farheen Mirza, Hanif Kureishi, Leila Slimani, Michael Cunningham, Murathan Mungan e Chung Serang, che sperimentano tutti con la libertà di genere.

Suzy Menkes – Yves Saint Laurent. Haute Couture 

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Quando si parla di moda, è impossibile non ricordare una figura iconica e radicata nell’immaginario collettivo come il tormentato Yves Saint-Laurent, allievo prodigio di Christian Dior e poi a capo della sua personale maison, da subito simbolo di avanguardia ed eleganza. Questo libro, sempre appartenente alla collana Catwalks de L’ippocampo, è una raccolta delle collezioni haute couture del brand francese, dall’apertura del 1962 al 2002, anno in cui Yves annunciò il suo addio al mondo della moda. Quarant’anni di abiti che sono vere e proprie opere d’arte (e non è un caso che l’arte stessa, quella figurativa, sia spesso presente in modo esplicito o implicito come ispirazione per le creazioni dello stilista): dallo smoking pensato per la donna alla serie dedicata a Piet Mondrian, dai capi con ricami Van Gogh alle mantelle che si rifanno al cubismo. Attraverso le pagine di questo libro, arricchite da oltre 1000 fotografie d’epoca, emerge chiaramente come Yves Saint-Laurent sia l’artista che più di ogni altro ha saputo reinventare il guardaroba femminile, influenzando innumerevoli colleghi e scatenando una vera e propria rivoluzione nel concetto di stile.

Marie Ottavi – Karl

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L’ultimo libro di Marie Ottavi, pubblicato da L’Ippocampo Edizioni, racconta I segreti di un dio della moda attraverso una lunga inchiesta iniziata con due interviste esclusive concesse da Lagerfeld stesso e arricchita dalle testimonianze di coloro che gli erano vicini.

Una monografia di quasi 700 pagine che è un libro “pettegolo” e parecchio “enfatico”. Già nelle prime quindici righe l’autrice rivela ad esempio che il fidanzato di Karl Lagerfeld, il super-dandy Jacques de Bascher, era stato pure amante di Yves Saint Laurent. Una notizia da insider per chi di questi ambienti non conosce i retroscena coperti dalle nebbie artificiali della comunicazione in cui sono oggi avvolti i grandi marchi del lusso. Quanto alla scrittura “enfatica”, questa sembra essere connaturata al genere. Le biografie dedicate ai designer assai di rado mantengono un qualsiasi equilibrio nei confronti del protagonista, che per assunto è sempre e comunque “geniale”, “ispirato” e “generoso”. In questo caso poi il soggetto è ideale. Un personaggio culturalmente onnivoro, longevo (1933-2019), salutista asessuato, spendaccione, affascinato dall’aura di nobiltà che non possiede ma desidera più di ogni altra cosa, eccessivo in tutto e parecchio arrogante. Pervicace nelle inimicizie come è il caso di quella nei confronti di un altro grande couturier come Azzedine Alaïa, o di un “socialista” come François Mitterrand. Ma Lagerfeld è innanzitutto una “fashion machine”, un creativo furiosamente prolifico che ha plasmato cinque maison: Balmain (a cui si unì dopo aver vinto il premio Woolmark nel 1954), Patou, Chloé, Fendi e Chanel e il suo stesso marchio. È infine il soggetto del blockbuster 2023 del Costume Institute al Met.
La biografa è Marie Ottavi, critica di moda per Liberation che ha arricchito la sua ricerca, cominciata con una intervista in presa diretta carpita a Lagerfeld nel 2017, con testimonianze di personalità come Valentino Garavani (con cui Lagerfeld aveva studiato a  Parigi a l’École des Beaux-Arts) Bernard Arnault, Anna Fendi, Fran Lebowitz, Alessandro Michele e Tadao Ando, per citare solo quelle più rilevanti.

Rossella Menegazzo – IRO

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Designer, artigiani e botteghe storiche giapponesi possono essere in qualche modo considerati coautori insieme all’autrice Rossella Menegazzo. Iro (in giapponese “colore”) è il titolo di questo oggetto che definire semplicemente “libro” non è possibile. Questo oggetto, costruito con una brossura esterna di nastro azzurro che trafora in quattro punti centinaia di pagine dai pacati colori arcobaleno, appare al primo sguardo un’opera lui stesso e non solo supporto per la diffusione di magnifici oggetti. Rossella Menegazzo non è nuova a questo genere di raffinate operazioni (è la co-autrice di WA ‒ L’essenza del design giapponese). Qui, dopo aver catalogato e riprodotto centinaia di oggetti, arriva a proporre una sintesi di 20 pagine, un vero e proprio “pantone” made in Japan: 200 tonalità che raccontano come il colore per la sensibilità giapponese sia innanzitutto evocazione della natura e dello scorrere del tempo riassunto nel mutare delle stagioni. Inizialmente adottato nell’abbigliamento per indicare il rango, il significato del colore si è espanso nel corso del tempo fino a divenire indicatore di significato in ogni sorta di manufatto.
Questo volume celebra una selezione di 200 colori, ciascuno esemplificato da uno o più oggetti che vanno dai kimono del XVI secolo alle ceramiche, sino a utensili da cucina. Accanto a creatori quali il designer Naoto Fukasawa, il fashion designer Issey Miyake e la designer tessile Reiko Sudo, ritroviamo talenti meno noti ma capaci di straordinarie tecniche artigianali ancestrali o tecnologie d’avanguardia. Ogni colore è contestualizzato da un breve testo descrittivo sulle sue origini e sull’influenza che ha esercitato in vari ambiti, o sui personaggi storici che hanno reso popolari alcune tonalità, come il maestro della cerimonia del tè Sen no Rikyū.

Terry Jones – Yohji Yamamoto 

Terry Jones - Yohji Yamamoto

Tagli irregolari e asimmetrici, squarci, in un miscuglio futuristico tra antico e moderno. Una nuova estetica che catapulta nei primi anni ’80 Yohji Yamamoto (e la collega Rei Kawakubo, dietro a Come Des Garçons) alla ribalta, influenzando inevitabilmente le passerelle occidentali e identificando il Giappone come nuova culla di una moda dirompente, fuori dagli schemi e allo stesso tempo sofisticata. Questo volume di Terry Jones, di enorme formato, raccoglie l’essenza dell’artista attraverso scatti editoriali di alto livello, e informazioni biografiche, offrendo una panoramica raffinata e molto interessante.

Anne Deniau – L’amore non guarda con gli occhi 

Anne Deniau - L'amore non guarda con gli occhi

Gli anni ’90 furono scossi dal talento e dal genio di un enfant terrible della moda. Visionario e talentoso, Lee Alexander McQueen, passando da Givenchy a Dior, fino al suo brand personale, si è imposto come uno dei più rivoluzionari stilisti di sempre. Anne Deniau lavorava per Givenchy e scattava fotografie nel backstage. Questo splendido volume, edito da Deagostini, raccoglie quelle fotografie, in grado di catturare la bellezza del lavoro di McQueen, in bilico tra rabbia e poesia, tra caos e equilibrio. Dominato dai toni di bianco e nero, è una raccolta che emoziona e scuote, nel ricordo di un vero e proprio poeta dell’alta moda.

Susannah Frankel – Prada. Sfilate 

Susannah Frankel - Prada. Sfilate

Prada. Sfilate è un fiore all’occhiello della collana Catwalks de L’ippocampo, dedicata allo studio storico delle più grandi maison di moda. E’ un volume sontuoso, che ripercorre la panoramica completa delle collezioni donna del brand milanese, dal debutto nel prêt-à-porter del 1988 a oggi, attraverso le fotografie originali delle sfilate. Notevole anche il testo d’accompagnamento in cui emerge, forte e sicura, la figura di Miuccia Prada, guida assoluta della maison dal 1979, trasformando il marchio da un’azienda di pelletteria attiva dal 1913 a uno dei punti di riferimento più alto in materia di stile. Dalla prima collezione, Prada è diventato uno dei brand di lusso più innovativi, spiccando per un punto di vista definito e subito riconoscibile: elegante e sofisticato, ma allo stesso tempo sovversivo, che non ha paura di flirtare anche con il brutto ricercato e volontario.

Simone Tosoni – Creature simili. Il dark a Milano negli anni Ottanta 

Simone Tosoni - Creature simili. Il dark a Milano negli anni Ottanta

Gli anni ’80. Epoca amata e odiata dagli appassionati di stile. Un decennio di eccessi ed edonismo, foriera di sottoculture che oggi fanno sorridere (come dimenticare i “paninari”?) ma che all’epoca erano prese molto seriamente. Nel caos di colori fluo e di sperpero di denaro, un’altra sottocultura si muoveva anche tra le strade delle città (e le province) italiane. Ispirato da gruppi cult come Cure e Bauhaus (ma anche da realtà di nicchia oscure come i Current 93 e i Coil), il movimento dark era in perenne lotta contro un presente nero come i vestiti che indossavano, desiderosi di sperimentare. L’interessante saggio di Tosoni e Zuccalà analizza nel dettaglio il movimento, concentrandosi sulla realtà milanese e arricchendosi di testimonianze di chi quell’epoca l’ha vissuta davvero. Un libro che fa venire nostalgia anche a coloro che negli anni ’80 non erano ancora nati e che dimostra come l’estetica (e i valori) dark abbia influito enormemente sul contemporaneo.

Ornella K. Pistilli – Dress Code: Sincretismi, cultura, comunicazione nella moda contemporanea 

Ornella K. Pistilli Dress Code

Interessante saggio che indaga nel profondo una delle radici più complesse del vestire: “Se i vestiti sono la nostra interfaccia con il mondo, siamo in grado di destreggiarci con il loro potere simbolico?”. L’antropologa Ornella K.Pistilli passa in rassegna le maison d’alta moda e le sottoculture giovanili, fino ad addentrarsi nei territori delle uniformi e del così detto dress code: perché i vestiti hanno una così grande importanza per noi e cosa significano veramente? Una lettura colta e precisa, ma allo stesso tempo appassionante.

Paul Newman, Vita straordinaria di un uomo ordinario

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Un volume che racchiude i ricordi di familiari, amici e colleghi del grande attore, impreziositi dalla sua versione personale.
Nel 1986, insieme al suo più caro amico, lo sceneggiatore Stewart Stern, Paul Newman dà inizio a un progetto unico e originale: raccogliere in volume tutti i ricordi che su di lui conservavano familiari, amici, colleghi. Per ciascuno di essi, poi, lo stesso Paul Newman racconterà la propria versione della storia. L’unico regola stabilita per tutti è l’assoluta sincerità. Il progetto va avanti per cinque anni, e il risultato è questo racconto profondo e ricco di rivelazioni, distillato di migliaia di pagine di trascrizioni. Rivivono nel dettaglio la turbolenta vita giovanile, le sue insicurezze di adolescente e le prime difficoltà con le donne; i successi sul grande schermo, la rivalità con Marlon Brando e James Dean, e la consacrazione a star mondiale. Non mancano inoltre le confessioni sul primo matrimonio, sui problemi con l’alcol e sulla morte prematura del figlio Scott. Ma soprattutto, al centro del libro, il commovente e inedito racconto della relazione con Joanne Woodward, il loro forte amore reciproco ma anche il fondamentale sostegno intellettuale ed emotivo che lei ha rappresentato. La voce di Paul Newman è spesso divertita, a tratti dolorosa, sempre potente e sincera, e le fanno da contraltare i ricordi degli amici d’infanzia e della marina militare, dei familiari e dei colleghi del cinema e del teatro – da Tom Cruise a George Roy Hill fino a John Huston – che rendono La vita straordinaria di un uomo ordinario allo stesso tempo un libro ricco di rivelazioni e introspettivo, intimo e onesto, profondo e mai banale.

Lou Stoppard ‒ Chloé. Sfilate

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L’ottavo volume della prestigiosa collana Sfilate offre la prima raccolta completa delle collezioni Chloé dagli anni Cinquanta a oggi, con le fotografie originali delle passerelle. 

Quando nel 1952 Gaby Aghion fonda Chloé ancora non sa che sta inventando il prêt-à-porter di lusso, rivolto alle moderne parigine emancipate ed eleganti. Nel 1964 Aghion incontra un giovane Karl Lagerfeld, che realizzerà in oltre vent’anni i modelli più iconici del marchio, portandolo ai vertici della moda internazionale. Alla guida creativa gli succederanno brillanti stiliste all’avanguardia, a partire dalle londinesi Stella McCartney e Phoebe Philo fino all’uruguaiana Gabriela Hearst, impegnata a promuovere una moda all’insegna del minimo impatto ambientale.

Con una prefazione di Suzy Menkes e i testi descrittivi di Lou Stoppard, il presente volume celebra una delle case di moda più innovative del panorama mondiale, nel 70° anniversario della sua fondazione.