Made in Italy, 50 denari, il collant che nasce dal Pet riciclato

Made in Italy, 50 denari, per adesso solo nero, arrivano le calze ecosostenibili di Oroblù e Radici Group. Creare un prodotto tessile alla moda e rispettoso dell’ambiente. Con questo obiettivo RadiciGroup, realtà italiana nata a Bergamo leader nella produzione di poliammidi, fibre sintetiche e tecnopolimeri destinati ad applicazioni in diversi ambiti, e Oroblù, marchio di calze di Csp International, hanno unito le forze per realizzare in Italia il primo collant realizzato con filati ottenuti dal riciclo del Pet delle bottiglie.

Resistente come l’acciaio e delicato come una tela di ragno.

Così si pubblicizzava l’arrivo sul mercato delle calze di nylon (la fibra fu sintetizzata nel 1938). Un piccolo accessorio che contribuì a emancipare la donna. In realtà, all’inizio erano delicate e soltanto con l’invenzione del collant (da parte di Allan Gant, nel 1959) divennero davvero resistenti e si compì la rivoluzione.

Nel 2021 la nuova tappa che guarda al futuro: la calza diventa eco-sostenibile.

Si chiama ‘Oroblù Save the Oceans’, il collant nero, 50 denari, realizzato con Repetable, il nuovo filato di poliestere prodotto da RadiciGroup, ottenuto mediante un processo di riciclo postconsumer delle bottiglie di plastica, che consente di abbattere le emissioni di Co2 e ridurre i consumi di acqua ed energia.

Un business, quello dei collant, da 1,1 miliardi di fatturato, un terzo in Italia, e oltre 3.100 dipendenti.

Sarà possibile acquistare i Collant “Oroblù Save the Oceans” presso le migliori boutique di intimo e grandi magazzini premium selezionati a partire da agosto 2021, con l’arrivo nei punti vendita della collezione autunno-inverno 2021.