Moda sostenibile

Moda sostenibile: otto brand emergenti da conoscere (e da sostenere)

Dalla maison che promuove l’alfabetizzazione in Paraguay, al collettivo che riutilizza i materiali di scarto di una fabbrica di lusso di Milano: otto brand emergenti per dimostrare che la moda può essere sostenibile.
Un servizio di Marta Miretti che vale la pena leggere.
L’industria della moda è una delle più inquinanti e dannose al mondo ma il suo futuro sta cambiando e, per ottenere un impatto positivo, c’è bisogno di maggior consapevolezza.
Sempre più aziende stanno intensificando il loro impegno per porre fine al fast fashion e alle pratiche legate all’iperconsumo. Incitate anche dai consumatori, i quali chiedono ai brand di rafforzare le loro iniziative legate alla sostenibilità.
Questo passaggio sta avvenendo gradualmente di recente ed è in risposta alle tendenze attuali che, di recente, sono nati nuovi marchi sostenibili. Ve ne proponiamo otto, che dimostrano, ognuno a suo modo, che moda sostenibile e stile sono campi più che compatibili.

Weekday Circular Denim

L’azienda svedese Weekday è nata nel 2002 e da allora, riscuote molto successo grazie alla sua mission. Affronta spesso questioni come il femminismo, l’uguaglianza di genere, la cultura contemporanea e la sostenibilità ambientale.

Da questa filosofia nasce Weekday Circular Denim, una selezione di capi in denim riciclabili al 100% e biodegradabili al 100% (a esclusione dei bottoni) che fa parte del progetto “Jeans Redesign” della Ellen MacArthur Foundation, dedicato allo sviluppo e alla promozione dell’idea di economia circolare.

GmbH

GmbH è un collettivo di design emerso quattro anni fa a Berlino, da un’idea di Serhat Isik e Benjamin Alexander Huseby.

Le loro proposte si ispirano alla cultura della strada, alla vita notturna della loro città e alla diversità. Per produrre i loro capi, usano principalmente materiali scartati da una fabbrica di lusso milanese.

Sostenibilità e qualità sono quindi le due massime di questa azienda, che mescola senza paura un’ampia varietà di trame e materiali dando vita a capi potenti, inaspettati e non convenzionali, come abbigliamento utilitaristico, pantaloni lucidi e giacche patchwork.

Rare Review

In prima linea nell’upcycling troviamo Rare Review, un’azienda con sede a Stoccolma che trova il modo di trasformare i rifiuti in capi completamente nuovi e più che desiderabili.

Sin dal suo lancio, le fondatrici Josephine Bergqvist e Livia Schock si sono impegnate a fornire abbigliamento femminile di qualità e sostenibile.

Per raggiungere questo obiettivo, combinano materiali di provenienza locale con tessuti specifici per la casa come coperte o tende. Il risultato? Capi unici e sorprendenti.

Urban Fawn

Tutti i metalli utilizzati per realizzare gioielli di Urban Fawn provengono da miniere responsabili, con un impatto ambientale minimo e privo di cianuro, mercurio e altri agenti chimici dannosi per l’ambiente.

Tutti i loro gioielli sono realizzati secondo le linee guida stabilite dall’UE, nel rispetto di REACH, del protocollo 3TG e delle normative sulla purificazione delle acque.

Ecoalf

Marchio leader nel settore della moda sostenibile fondato da Javier Goyeneche, nel 2009, per dimostrare che non bisogna abusare delle risorse naturali del pianeta per produrre vestiti.

Ecoalf è un’azienda che offre ai suoi consumatori innovazione nei materiali, sostenibilità e trasparenza.

Riciclano diversi tipi di rifiuti per progettare una collezione di moda sostenibile, contemporanea con la stessa qualità e design di materiali non riciclati.

Inoltre, la Fondazione Ecoalf e il progetto Upcycling the Ocean mirano a rimuovere i detriti dagli oceani, recuperando la spazzatura che sta distruggendo i nostri mari, per trasformarla in filatura di alta qualità producendo tessuti, abbigliamento e accessori.

Risparmio di acqua, energia e CO2 in ogni fase del processo.

Parafina

Questi occhiali da sole di design sono stati realizzati con materiali 100% riciclati: bottiglie di plastica, tappi di sughero e pneumatici.

Per di più, Parafina è un brand che supporta l’istruzione, donando il 5% di ogni vendita al progetto sociale #LlevaleAlCole che lotta per la scolarizzazione dei bambini in Paraguay.

Sur Sac

Sur/Sac è un brand di accessori progettato e prodotto a Barcellona.

La filosofia del marchio rivendica il ruolo dell’industria locale attraverso pezzi fatti a mano, con estetica raffinata e design contemporaneo.

La sua visione è quella di scommettere sulla moda sostenibile attraverso il processo produttivo e con la premessa di un design duraturo.

Revival London

Nel 2016, Rosette Ale ha fondato Revival London, un marchio di moda di lusso sostenibile che utilizza scarti di tessuti e capi recuperati per creare le sue collezioni. Decostruendo, modificando e ridisegnando questi materiali, propongono capi innovativi che riducono gli sprechi tessili con l’obiettivo di sensibilizzare ed insegnare ai consumatori che i loro capi possono avere una seconda vita.

I loro pezzi iconici sono dei set creati da jeans inutilizzati.

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