
Gucci: un brand in cerca di una nuova direzione

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Gucci, via De Sarno. La Maison sta vivendo un periodo di profondi cambiamenti, segnato dall'uscita improvvisa di Sabato De Sarno dalla carica di direttore creativo. Questo evento ha riacceso il dibattito sul futuro della maison e sulla sua direzione stilistica, soprattutto dopo il calo del fatturato registrato negli ultimi trimestri.
L’uscita di Sabato De Sarno e il crollo del fatturato
La maison ha annunciato la fine della collaborazione con De Sarno poco prima della Fashion Week di Milano. De Sarno, nominato nel gennaio 2023, ha lasciato Gucci dopo un mandato breve ma significativo. Secondo WWD, il brand ha registrato un calo del 26% nel terzo trimestre del 2024, segnale che la sua visione creativa non ha portato ai risultati sperati né in termini di vendite né di immagine.
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Chi sarà il prossimo direttore creativo? I nomi in lizza
L’uscita di De Sarno ha scatenato speculazioni su chi prenderà il suo posto. Tra i nomi più quotati emergono:
- Hedi Slimane, famoso per il suo stile rock e sartoriale.
- Kim Jones, attuale direttore creativo di Dior Men e Fendi Women.
- John Galliano, noto per il suo estro creativo e la capacità di reinventare i codici della moda.
- Pierpaolo Piccioli, stilista che ha dato un tocco romantico e sofisticato a Valentino.
Al momento, Gucci non ha ancora ufficializzato il nome del successore. Intanto, la collezione Autunno-Inverno 2025 sarà curata dall’Ufficio Creativo della maison.
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Gucci tra passato e futuro: il dilemma dell’identità
La transizione in corso offre l’occasione per riflettere sull’identità di Gucci e sulla sua evoluzione. In origine, il marchio era noto per i suoi accessori di lusso, ma è stata la direzione di Tom Ford a trasformarlo in un brand di moda globale.
Negli anni, Gucci ha alternato visioni stilistiche differenti:
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- Tom Ford ha portato uno stile audace e provocatorio.
- Frida Giannini ha puntato sulla valorizzazione dell’heritage del brand.
- Alessandro Michele ha rivoluzionato l’estetica di Gucci con uno stile eccentrico e camp.
Ora, la maison deve decidere quale direzione prendere: restare fedele al passato o cercare un nuovo linguaggio capace di conquistare il pubblico e rilanciare il marchio.
Il successore di De Sarno dovrà affrontare diverse sfide:
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- Rilanciare la performance finanziaria e riconquistare quote di mercato.
- Definire una nuova identità stilistica che sia innovativa ma rispettosa del DNA del brand.
- Adattarsi alle evoluzioni del settore, in cui la concorrenza tra maison del lusso è sempre più serrata.
Come sottolineava Karl Lagerfeld, un grande designer deve saper rispettare la storia di un marchio, ma anche proiettarlo nel futuro con una visione originale.
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Oltre al cambio di direttore creativo, Gucci ha visto importanti trasformazioni nel management. A gennaio 2025, Stefano Cantino è stato nominato CEO, subentrando a Jean-François Palus, che aveva guidato la maison dal luglio 2023 con l'obiettivo di preparare il brand al rilancio.
Nel comunicato ufficiale, Cantino ha ringraziato De Sarno per il suo contributo, sottolineando il valore della sua passione per l’artigianalità e l’heritage di Gucci. Anche Francesca Bellettini, deputy CEO di Kering, ha espresso gratitudine per il lavoro svolto.
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Gucci si trova in una fase di transizione delicata. Il nuovo direttore creativo dovrà ridare slancio al brand, definendo un’identità forte e competitiva nel mercato del lusso. La sfida sarà quella di bilanciare tradizione e innovazione, per far sì che Gucci resti uno dei marchi più influenti al mondo.
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