Birkin bag di Hermes, accusata di modalità di vendita irregolari
Hermès citata in giudizio: una sfida legale sulle modalità di vendita delle iconiche Birkin bag di Hermes che solleva interrogativi sulle regole del lusso e dell'accesso esclusivo al mondo della moda.
Il prestigioso marchio di moda Hermès si trova al centro di una controversia legale per presunte pratiche commerciali discutibili legate alla vendita delle iconiche Birkin bag e Kelly. Clienti californiani, Tina Cavalleri e Mark Glinoga, hanno citato in giudizio la maison francese Hermès per presunte violazioni delle regole antitrust e pratiche commerciali sleali nella modalità di vendita delle cosiddette "quota bag".
Accuse di strategie coercitive e pratiche antitrust
Secondo i querelanti, Hermès avrebbe adottato una strategia in cui i clienti, per poter accedere alle ambitissime Birkin e Kelly, sarebbero stati costretti ad acquistare prodotti accessori per accumulare una cronologia di acquisti e ottenere l'accesso alle borse desiderate.
Cavalleri e Glinoga sostengono di essere stati indotti a spendere somme considerevoli su prodotti secondari per avere la possibilità di acquistare una Birkin bag di Hermes, violando le regole antitrust statunitensi.
Pratiche commerciale contestate e richiesta di rimborsi
Le accuse avanzate dai querelanti sostengono che gli addetti alle vendite di Hermès non accumulano commissioni sulla vendita delle it bag come Birkin ma ricevono una commissione del 3% per i prodotti accessori venduti per incrementare la cronologia degli acquisti dei clienti.
Il compenso extra che gli addetti alle vendite ricevono se riescono a vendere prodotti che non siano Birkin bag di Hermes, che dovrebbe aggirarsi intorno al 3% per “prodotti ausiliari” e all’1.5% per altre borse.
Questa pratica, secondo il documento legale, consentirebbe a Hermès di promuovere vendite accessorie in modo scorretto e illegale.
In conclusione, la causa collettiva intentata dai clienti californiani punta a ottenere danni compensativi e punitivi contro Hermès per presunte violazioni legali e ingiustizie nell’accesso alle prestigiose Birkin bag di Hermes. Al momento, il marchio di lusso e i rappresentanti legali dei querelanti non hanno rilasciato dichiarazioni in merito alla controversia.
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- Cavalleri e Glinoga sostengono di essere stati indotti a spendere somme considerevoli su prodotti secondari per avere la possibilità di acquistare una Birkin bag di Hermes, violando le regole antitrust statunitensi.
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