59esima edizione della Biennale di Venezia, le star incantano la laguna

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Alta moda, arte e beneficenza. Questi gli ingredienti della serata promossa da Dior e Fondazione Venetian Heritage in occasione dell’apertura della Biennale di Venezia.

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Gli ospiti hanno reso omaggio, con la loro eleganza, al magnifico Teatro La Fenice.

A partire da Beatrice Borromeo, arrivata insieme al marito Pierre Casiraghi avvolta in un abito lungo nero di velluto, con un gioco di crine e trasparenze sulla gonna, della collezione Haute Couture Primavera-Estate 2018 di Dior.

A completare il tutto, un lungo mantello di velluto nero, che ha reso il look ancora più regale e sofisticato, grandi orecchini pendenti d’oro e uno chignon tirato sul capo. Una vera principessa.

Regina di stile indiscussa, confermando l’eleganza e il buon gusto.

Ha scelto un trucco molto naturale, ma di estremo eleganza.

Una coppia impeccabile, tutti e due in total look Dior. Lui, elegantissimo, in uno smoking dal taglio classico, con camicia e cravatta, lei, in un incantevole abito nero dal fascino d’altri tempi, ispirato a Leonor Fini, un’artista surrealista italiana e musa di Christian Dior.

Hanno partecipato alla sontuosa cena di gala una parata di stelle, tutte in nero e con un look ispirato a un gran ballo veneziano.

C’erano l’attrice l'attrice Rosamund Pike, Maya Hawke e Bianca Brandolini con un abito semi trasparente. All'evento era presente anche la top Laetitia Casta, in un abito in pizzo floreale e l'iconica Catherine Deneuve, anche lei avvolta da un mantello con accessori colorati. Non poteva certo mancare la stilista Maria Grazia Chiuri, che da anni guida la Maison francese. Dopo la pandemia, si torna a sognare tra arte, moda e glamour internazionale.

Una cena organizzata dalla maison Dior Venetian Heritage, una cena dedicata alla beneficenza e alla preservazione del patrimonio culturale veneziano.

Hanno impreziosito la mise en place pizzi, merletti e tovaglie in lino, oltre alle deliziose portate.

Dettaglio di vero lusso il ricamo sui tovaglioli prodotto dalle signore di Burano, provenienti dalla scuola dei merletti di Burano voluto da Margherita di Savoia a fine 800, tutte rigorosamente loggate CD.

Giorgia ha omaggiato la musica italiana con la sua splendida voce.

Una serata fiabesca, che ha aperto ufficialmente la 59esima edizione della Biennale di Venezia, e che ha permesso di raccogliere i fondi per il restauro del museo Ca’d’Oro e per i rifugiati ucraini in territorio italiano.

Sarà un’edizione dei grandi numeri, sotto il segno della ripartenza. Per la prima volta, a curare la più importante rassegna d’arte del mondo sarà una donna: Cecilia Alemanni:” Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”.

C’è grande attesa per questa mostra, dato che è stata a lungo rinviata a causa della pandemia.

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