Festival del Cinema di Venezia, tutto lo charme di Angelina Jolie

Festival del Cinema di Venezia, tutto lo charme di Angelina Jolie

A Venezia, Angelina Jolie è la protagonista del film Maria di Pablo Larraín, che ripercorre la vita della Callas, presentato in Concorso al Festival del Cinema di Venezia, ricevendo dieci minuti di standing ovation.

Il film racconta la donna dietro al mito con la sua personalità, tanto potente sul palco quanto vulnerabile nel privato. Non solo la Maria icona di stile e glamour; oltre ai sontuosi abiti di scena con cui ha personificato personaggi come Medea, Violetta e Carmen, il suo guardaroba personale vantava creazioni di Saint Laurent, Dior, Valentino, solo per citarne alcuni. Nel pieno del gusto “lady like” tanto in voga negli anni ‘50 e ‘60, Maria indossava con quella sua grazia “piena di passione” cappotti su misura con bordature di pelliccia, cappelli, tubini che ne risaltassero la silhouette filiforme, conquistata non senza sacrificio con diete spesso estreme. Ma anche gioielli preziosissimi, in particolar modo di Cartier, custoditi ancora oggi come tangibile testimonianza del suo, giustificato, divismo. La più grande cantante lirica del mondo è stata qui rivisitata e reinterpretata durante i suoi ultimi giorni nella Parigi degli Anni Settanta, e proprio la città è l’altra grande e bellissima protagonista, un vero e proprio palcoscenico: è il Teatro dell’Opera che esce dal suo tempio e vaga per le strade.

Larrain firma la celebrazione di un mito, unico e raro, raccontato attraverso i ricordi e gli amici, ma anche con il suo canto e la sua casa. 

Maria di Pablo Larraín

Nel cast anche il nostro amatissimo attore Pierfrancesco Favino, nella veste del maggiordomo e governante della Callas, che per 40 anni è stato al servizio della cantante lirica.

«Quello che condivido con Maria Callas è la vulnerabilità» ha dichiarato la Jolie.

C’è la vulnerabilità della protagonista ma anche la forza, quella concreta che deriva dal proprio vissuto personale e pubblico. “Mi sono avvicinata a lei ascoltandola: lei insegnava e ci sono delle registrazioni disponibili, così è stato un privilegio averla come insegnante”, racconta, invece, Angelina Jolie. “L’insegnamento era che bisognasse essere disciplinati, praticare e, alla fine, far subentrare il personaggio e l’emozione. Quando la tua vita è piena di dolore, ma anche di amore, ci sono suoni che interpretano questi sentimenti: c’è un suono per ciascuno dei nostri stati d’animo. Io ho tentato di fare una cosa mai fatta prima: ero molto nervosa per il canto, ho fatto pratica per sette mesi, con Pablo non si fa nulla a metà, è esigente, chiede grande preparazione. Tremavo la prima volta che ho cantato: lui mi ha fatta iniziare in una stanza e poi portata fino alla Scala”.

Angelina Jolie - Looks a Venezia

Angelina Jolie Venezia

Arriva al lido con un tubino nero, un minimal black dress, della sua collezione “Atelier Jolie”, brand da lei fondato poco più di un anno fa, impreziosito da una spilla Cartier “Panthère d’oro”, che rappresenta una pantera seduta in cima a una pietra preziosa di calcedonio bianco intagliata. Si tratta di una creazione molto importante della maison di gioielleria francese, realizzata per la prima volta nel 1972 e nello stesso anno acquistata da Maria Callas stessa. La prima Cartier Panthère tridimensionale era stata inizialmente disegnata nel 1948 per la duchessa di Windsor, utilizzando uno smeraldo da 116,74 carati della collezione di suo marito. Un simbolo del marchio dunque, che oggi rivive nella contemporaneità grazie ad Angelina Jolie.

Un look essenziale e super raffinato.

Angelina Jolie fa brillare il red carpet con tutto il suo glamour, sceglie un abito color champagne con strascico, interamente drappeggiato, firmato Tamara Ralph, un look da vera diva di Hollywood. Spalle coperte da una stola di pelliccia, capelli sciolti e un rossetto rosso fuoco, sfoggiato in pendant alle unghie laccate e in contrasto alla lunga chioma bionda, portata con la fila laterale, chiaro riferimento a icone come Veronica Lake o Lauren Bacall. Il lungo abito è un concentrato di classicità e glamour, ma in chiave invernale infatti, nonostante la stagione l'attrice non ha voluto rinunciare alla calda stola in pelliccia tono su tono. Anche qui un’altra spilla a forma di fiore che è un altro capolavoro di gioielleria. Trattasi della “Rose Ouvrante” di Cartier del 1972 a forma di fiore, composta da diamanti, smeraldi, zaffiri e rubini. 

Una mise di altri tempi in pieno stile vintage, il glamour degli anni ’40 da vera regina.

Non è sfuggito un momento davvero commovente, la diva si allontana dai riflettori per abbracciare un fan affetto da una rara malattia e si inginocchia per chiacchierare.

Non solo glamour ma anche un po’ di umanità.

Eterea e maestosa, un allure impareggiabile e una bellezza unica. La bella attrice, oltre ad aver sfoggiato creazioni di Saint Laurent, Tom Ford e Tamara Ralph, ha appuntato spesso, sul lato dell’abito, delle splendide spille gioiello. Si tratta di spille realmente appartenute a Maria Callas e recuperate dall’archivio personale della soprano.

Nella mattinata, Immortalata all’Hotel Excelsior, la diva ha incantato tutti con un look elegante e delicato e la sua nuova chioma honey blonde. Un lungo goddess dress nella calda tonalità del marrone in morbido chiffon, con drappeggi all’altezza delle maniche e un dettaglio plissettato romboidale che, dalla scollatura, prosegue lungo tutto il punto vita andando a creare un effetto di sofisticata ricercatezza e stile. Un look minimale e radioso, che risalta con semplicità la bellezza dell’attrice hollywoodiana.

Prima della premiere Angelina ha detto: ”Spero che le persone escano dalla sala con una connessione maggiore con questa donna meravigliosa  e con la sua musica. Spero che riscoprano l’opera lirica, che so significare molto per gli italiani.”

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