Fluo e retrò, Gilberto Calzolari rimanda in 'tilt' il sistema

Gilberto Calzolari

"A febbraio 2020 ho presentato la mia nuova collezione durante la Milano Fashion Week. Pochi giorni dopo, la pandemia, che aveva già colpito duramente la Cina, ha messo l'Italia in lockdown totale e il resto del mondo a seguire. Alcuni giornalisti hanno detto che il titolo della mia collezione, 'Tilt System' era stato in qualche modo profetico, ma la verità è che i segni di un sistema in tilt c'erano già tutti".

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Parola di Gilberto Calzolari, che ha presentato oggi a Milano il Volume 2 di Tilt System, una extended capsule che si inserisce a pieno titolo nella collezione amplificandone i temi fondamentali.

C'è l’approccio season-less, lo 'scontro' tra tagli femminili e maschili, i colori accesi, le forti geometrie e l’estetica marcatamente contemporanea.

Il tutto, naturalmente, utilizzando in maniera estremamente creativa e glamour tessuti e materiali sostenibili, in uno statement contro i meccanismi di produzione di massa che produce continuamente scarti e sprechi. "Viviamo in un mondo di consumi eccessivi - sottolinea lo stilista - che produce una quantità insostenibile di rifiuti e inquinamento, dove teniamo troppo al cartellino del prezzo e troppo poco all’impatto ambientale e alle condizioni di lavoro delle aziende che danno vita ai nostri indumenti. Un mondo dove la natura soccombe sotto ai cambiamenti climatici, le stagioni hanno perso il loro significato, e una crisi globale ci ha costretto a reinventarci".

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Per questo, già prima dello scoppio della pandemia, lo stilista aveva deciso di realizzare una year-long collection "che mischiando autunno/inverno e primavera/estate, oltre a rendere i cicli produttivi più sostenibili, fosse lo specchio di un periodo di totale cambiamento in cui le regole vanno riscritte da capo".

Anche in Volume 2 domina il gioco dei contrasti, come i capispalla doppiopetto presentati in due versioni: cappotto dal sapore vintage in tessuto fantasia vagamente retrò o smanicato minimale in canvas bianco biodegradabile.

Le giacche oversize sono abbinate a shorts multipockets in Principe di Galles fluo per un look schoolboy di giorno, o declinate in tessuto laminato turchese e fucsia per un look glam-rock di sera, il tutto complementato da t-shirt con slogan da attivista green; mentre impalpabili camicine in tulle verde-acqua, rosa e turchese, si abbinano a maxi pants in vinile bianco o a shorts in douchesse a vita alta. E poi i richiami Brit-punk dei capi in tartan a taglio vivo, portati con t-shirt in organza o bluse in seta, esplodono nei capi di upcycling, dove pezzi di capi differenti vengono ibridati tra loro.

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La costante della collezione è un continuo patchwork di forme e tessuti, un inno al recupero e al ri-uso in chiave creativa e glamour, che nel finale s’illumina di bagliori dorati nei jaquard floreali e nelle paillettes. "Forse mai come in questa collezione il mio approccio alla sostenibilità è declinato in una tale varietà di soluzioni - osserva Calzolari - anche grazie a collaborazioni con importanti aziende del settore. A partire dalla partnership con C.L.A.S.S. (Creativity, Lifestyle And Sustainable Synergy), iniziata proprio in fase di concettualizzazione della collezione. Per Tilt System Volume 2 ho deciso di attingere alla loro nuovissima area Back in the loop dedicata a soluzioni di vera economia circolare attraverso la partnership con Maeba International, leader nella selezione e nella riproposizione di tessuti italiani di alta qualità totalmente tracciabili.".

Si tratta della prima azienda accreditata Uni En Iso 14021 che si traduce nel marchio ReLiveTex. A questi si aggiunge l’uso di tessuti sostenibili tecnologicamente avanzati, come il canvas di cotone in mischia con Amni Soul Eco, la prima poliammide 6.6. a biodegradazione accelerata; il poliestere interamente riciclato da plastiche recuperate dal mare, o il poliestere Newlife, 100% made in Italy, riciclato meccanicamente a partire da bottigliette di plastica con catena tracciabile e trasparente; la seta 100% certificata Gots e il tessuto jacquard di filato rigenerato.

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Novità assoluta l’aggiunta delle t-shirt, realizzate con tessuto organico, tintura Tie ’n’ Dye a mano con coloranti naturali e serigrafie ottenute con lastre in Pvc recuperate da scarti. Infine, ormai una signature delle collezioni è l’upcycling, che in questo caso ha preso due diverse direzioni: da un lato l’assemblaggio originale di capi già esistenti, in un’ottica puramente artigianale; dall’altro il riutilizzo di materiali nati con finalità diverse dall’abbigliamento, come avevo fatto in passato con i sacchi di juta del caffé, le reti da imballaggio, gli airbag scoppiati o gli ombrelli.

E’ questo il caso dell’abito flamingo, realizzato recuperando uno dei tanti materassini gonfiabili che vengono buttati via a fine estate. Il risultato è Tilt System Volume 2: più che una capsule, un insieme di bonus tracks dell’album 'Tilt System' per una edizione ancora più deluxe, eclettica e glamour. La collezione è stata presentata in un giorno per lo stilista particolarmente significativo. Oggi ricorre infatti il Global Day of Climate Action organizzato da Friday for Future.

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