Shopping: se anche Macy’s si arrende agli e-commerce…
Chi ama lo shopping com me ed è stato a New York almeno una volta nella vita non può non aver fatto un salto da Macy’s, il Grande Magazzino più conosciuto della Grande Mela (151 West 34th Street), che vanta addirittura essere il più grande al mondo con le sue dimensioni che occupano un intero isolato. Nato nel 1858, ha sede nell’attuale edificio nel cuore di Manhattan dal 1902, unico sopravvissuto a un secolo di cambiamenti, è un’istituzione anche perché, fin dal 1924, organizza la mitica parata di Thanksgiving: la sfilata in costume epicentro della sentitissima Festa del ringraziamento.
Purtroppo Macy’s sta studiando nuovi modelli di negozi per sopravvivere alla concorrenza dell’e-commerce e negli scorsi giorni, l’insegna simbolo dello shopping americano ha annunciato la chiusura di 125 punti vendita nei prossimi tre anni. Di questi, 29 verranno dismessi già quest’anno con tagli all’organico che riguardano circa 2mila persone (il 10% circa dei dipendenti totali).
La strategia di crescita di Macy’s punta ora sull’upgrade degli store con strategie di marketing mirate e investimenti in tecnologia. Il gruppo lancerà inoltre un nuovo format di vendita, Market by Macy’s, che prevede negozi di dimensioni più ridotte e fuori dai centri commerciali. “Market by Macy’s – si legge nella nota del gruppo – presenterà un mix di prodotti e merci locali curati da Macy, oltre a proposte food dedicate a ogni zona e un robusto calendario di eventi in grado di coinvolgere la comunità”. Il primo store con il nuovo format debutterà oggi a Dallas. Altro punto del piano di rilancio di Macy’s è la trasformazione della supply chain in chiave omnichannel, per favorire una migliore gestione degli inventari. Macy’s pubblicherà i dati relativi all’esercizio 2019 il prossimo 25 febbraio. I dati preliminari del solo quarto trimestre (che include la holiday season) evidenziano vendite per 24,5 miliardi di dollari, in leggera flessione a parità di perimetro.