La moda degli anni 60: rivoluzione culturale e nuovo concetto di stile
La moda degli anni 60
- La moda degli anni 60
- Alcuni punti chiave sulla moda degli anni '60
- Capi d'abbigliamento iconici
- Tessuti e materiali innovativi
- La moda maschile viene stravolta
- Influenze della moda degli anni ’60 nella cultura popolare
- I protagonisti della moda degli anni '60 tra celebrità, sarti e Maison
- Alcune delle maison italiane più incisive nella moda degli anni '60:
- L'eredità della moda degli anni '60
Gli anni '60 sono stati un'epoca rivoluzionaria sotto molti aspetti, inclusa la moda. Questo decennio ha visto un cambiamento senza precedenti nell'industria della moda, ridefinendo il concetto stesso di stile e influenzando le generazioni future.
Dagli audaci abiti aderenti alle vivaci stampe psichedeliche, la moda degli anni '60 ha rappresentato una dichiarazione di libertà e un'espressione di individualità.
Alcuni punti chiave sulla moda degli anni '60
Libertà di espressione
Gli anni '60 sono stati caratterizzati da un abbigliamento libero da schemi precostituiti, che rifletteva l'ideologia indipendente delle nuove generazioni. I giovani hanno sfidato le convenzioni sociali e hanno adottato uno stile di vita più libero e informale. I ribelli del ’68 iniziano a trovare interessanti i parka militari, le camicie hawaiane, le tute da lavoro, i jeans distrutti, diventati, pezzo dopo pezzo, oggetti iconici, che costituiranno quello che dagli anni Ottanta verrà chiamato «streetwear».
L’uso dell’abbigliamento è rivoluzionario: jeans, giacche militari, da operaio, da pescatore o da boscaiolo, camicie e pantaloni non stirati da secoli, capelli lunghi e arruffati, barbe a go go. Modalità espressive, considerate quasi sinonimo di illegalità nell’America puritana di quel periodo, che hanno contribuito in modo profondo ad abbattere le barriere del genere, perché è da qui che l’abbigliamento maschile ha cominciato ad avvicinarsi a quello femminile come qualcosa di quotidiano, di visibile nelle strade e quindi di potenzialmente rivoluzionario.
Stile androgino
Durante gli anni '60, è emerso lo stile androgino, che sfidava i tradizionali ruoli di genere nell'abbigliamento. La cosiddetta “gamine” (giovane donna dal fisico minuto e dall'aria sbarazzina) divenne un'icona di stile. Le donne indossavano pantaloni, abiti corti e capelli corti, sfidando le aspettative di femminilità.
La Swinging London nella moda anni 60
Londra è stata al centro della moda degli anni '60, con la sua scena musicale e culturale vibrante. La Swinging London ha influenzato la moda con abiti a trapezio, tailleur squadrati e capelli corti. Londra è quindi sempre stata il regno della dicotomia creatività-formalismo, due concetti antitetici che si sono spesso fusi come per Alexander McQueen e John Galliano, ma continua a essere visibile nel lavoro di molti stilisti contemporanei. E’ anche la patria delle scuole di moda più importanti del mondo e il luogo in cui per la prima volta la moda è stata, didatticamente parlando, assimilata all’arte.
Capi d'abbigliamento iconici
Gli anni '60 sono noti per alcuni capi d'abbigliamento iconici che rappresentano lo stile distintivo e audace di quell'epoca.
-La silhouette a campana
Una delle caratteristiche più distintive della moda degli anni '60 è stata la silhouette a campana. Gonne e pantaloni, caratterizzati da tagli ampi sul fondo, hanno sostituito i modelli più stretti degli anni precedenti.
-Il miniabito/la minigonna
Il miniabito e la minigonna, resa popolare da stilisti come Mary Quant, sono diventati simboli dell'emancipazione femminile negli anni '60. Rompendo le tradizioni e sfidando i codici di abbigliamento convenzionali, la mini ha dato alle donne un senso di libertà e di espressione del proprio stile.
-Stampato psichedelico
Gli anni '60 sono stati un'epoca di sperimentazione e di mentalità aperta, e ciò si rifletteva anche nella moda. Le stampe psichedeliche, caratterizzate da colori vivaci e pattern audaci, hanno catturato l'estro creativo dell'epoca e sono diventate simboli di libertà e di anticonformismo.
-Maglioni a collo alto
Il dolcevita, o pullover a collo alto, sembra prendere il nome dal film La dolce vita di Fellini dato in quel periodo il protagonista Marcello Mastroianni indossava spesso il capo. Famosa Audrey Hepburn nel film Funny Face che sfilava per le strade di Parigi con un dolcevita e dei pantaloni attillati scuri rendendolo un capo popolare iconico.
-Trench di vernice
Negli anni '60, celebrità e icone della moda hanno contribuito a rendere il trench di vernice ancora più popolare. Icone come Audrey Hepburn, Brigitte Bardot e Jackie Kennedy sono state spesso fotografate indossando questo capo, creando un'associazione indelebile tra lo stile senza tempo del trench di vernice e l'eleganza senza sforzo. Famoso quello indossato da Catherine Deneuve nei panni di Severine, la protagonista del film “Bella di Giorno“, diretto da Luis Buñuel nel 1967 disegnato per lei da Yves Saint Laurent.
Il trench di vernice degli anni '60 si distingueva per la sua lucentezza e la silhouette elegante: materiale lucido, lunghezza classica a metà polpaccio, doppia fila di bottoni, cintura con fibbia, colletto classico ampio per uno stile raffinato e colori tradizionali abbinati a versioni in tonalità più audaci come il rosso, il blu e il verde.
-Stivali sopra il ginocchio
Gli stivali sopra il ginocchio hanno una storia radicata nel passato, risalente al 15° secolo. Tuttavia, è negli anni '60 che questi stivali subirono una rivoluzione di stile senza precedenti. Con l'emergere della cultura giovanile e la spinta verso una maggiore emancipazione femminile, gli stivali sopra il ginocchio diventarono uno degli elementi chiave della moda dirompente di quel periodo.
Le donne degli anni '60 hanno abbracciato questi stivali audaci e seducenti come simbolo di autonomia e libertà. Il design distintivo di queste calzature, che coprivano gran parte della gamba, era considerato audace e provocante, infrangendo le convenzioni tradizionali della moda.
Durante gli anni '60, icone di stile come Brigitte Bardot, Twiggy, Jane Birkin e Mary Quant hanno aiutato a rendere gli stivali sopra il ginocchio una tendenza di moda internazionale. Le celebrità e le modelle dell'epoca indossavano questi stivali con abiti mini, gonne svasate e abiti a tuniche, creando uno stile audace e irresistibile che si diffuse rapidamente in tutto il mondo.
-Basco di lana
Il basco, originariamente un cappello militare, è stato reinventato negli anni '60 per adattarsi al gusto della moda dell'epoca. Questo cappello tondo, con un piccolo tondo a metà, era una scelta popolare tra le donne di stile che desideravano distinguersi con un tocco di fascino retrò.
Le donne degli anni '60 indossavano il basco in diverse occasioni. Era spesso abbinato a look casual, come maglioni oversize e pantaloni a zampa d'elefante, creando un contrasto di forme e uno stile bohémien rilassato.
Icone di stile degli anni '60, come Audrey Hepburn e Brigitte Bardot, hanno contribuito a rendere il basco ancora più affascinante.
-Accessori esagerati
Gli accessori degli anni '60 sono diventati esagerati e di tendenza. Occhialoni, foulard, gioielli grandi e colorati, spesso in plastica, sono ancora popolari nella moda attuale.
Alcuni capi di abbigliamento che andavano di moda erano il Montgomery o eskimo, jeans sdruciti, maglioni oversize, scarpe da tennis, cuffie, fasce e sciarpe colorate
Tessuti e materiali innovativi
-Tessuti sintetici
Durante gli anni '60, i tessuti sintetici hanno guadagnato popolarità. Tessuti come il poliestere e l'acrilico sono stati ampiamente utilizzati per la loro facilità di cura, resistenza alle pieghe e capacità di mantenere forme strutturate. Non ci sono informazioni specifiche sulle marche di tessuti sintetici più popolari durante quel periodo. Alcuni dei tessuti sintetici più utilizzati negli anni '60 includono l'ecopelle, il tessuto borchiato, il tessuto pois, il tessuto broccato e il tulle con motivi rilievo.
-Vinile
Il vinile è stato un tessuto distintivo degli anni '60, spesso utilizzato per creare abiti, gonne e cappotti lucidi e audaci.
-Tessuti a fantasia
Gli anni '60 sono stati caratterizzati da tessuti a fantasia audaci e psichedelici. Motivi come pois, righe, fiori e stampe geometriche sono diventati popolari e hanno contribuito a creare uno stile distintivo dell'epoca.
-Pelle scamosciata
La pelle scamosciata è stata un altro tessuto ampiamente utilizzato negli anni '60. Era spesso utilizzata per creare abiti, gonne e giacche dallo stile boho-chic.
-Tessuti elasticizzati
I tessuti elasticizzati, come il nylon elasticizzato, sono diventati popolari negli anni '60. Questi tessuti offrivano comfort e vestibilità aderente, adattandosi alle forme del corpo.
-Tessuti metallici
Gli anni '60 hanno visto l'utilizzo di tessuti metallici, come il lamé e il lurex, per creare abiti e accessori luminosi e brillanti.
Alcuni modi in cui i tessuti sintetici sono stati utilizzati negli abiti degli anni '60 includono:
- Minigonne elasticizzate: i tessuti sintetici elasticizzati, come il nylon, sono stati utilizzati per creare minigonne aderenti e confortevoli.
- Abiti spaziali: la moda spaziale degli anni '60 ha visto l'utilizzo di tessuti sintetici come la plastica dura, il PVC e il lurex per creare abiti futuristici e sperimentali.
- Stampa psichedelica: i tessuti sintetici sono stati spesso utilizzati per creare stampe psichedeliche e colorate, che erano molto popolari negli anni '60.
- Abiti senza decorazioni: alcuni stilisti, come Andrè Courrèges, hanno utilizzato tessuti sintetici poco flessibili per creare abiti con tagli dritti e linee geometriche, senza alcuna concessione alla decorazione, anticipando la tendenza minimalista degli anni '90.
La moda maschile viene stravolta
Negli anni '60, anche la moda maschile subisce diverse influenze e cambiamenti significativi. In Inghilterra, i Beatles e la musica Pop contribuiscono a rendere l'abbigliamento una priorità sociale, con giacche diritte, tacchi alti e silhouette sottili. In Francia, nasce il movimento Yéyé, caratterizzato da abiti colorati, maglioni aderenti e pantaloni a vita bassa. Il guardaroba maschile subisce una rivoluzione, con influenze anche dai codici dell’abbigliamento femminile.
Viene istituito il "Le Groupe des 5" a Parigi, che promuove la haute-couture per gli uomini, introducendo nuovi elementi come il gilet ricamato e lo smoking luccicante. Nel movimento Hippies, la moda diventa un'espressione di ideali di povertà e semplicità, con abbigliamento informale e colorato. Gli Hippies sfidano le norme di genere dell'epoca, indossando jeans, capelli lunghi e sandali sia uomini che donne.
La silhouette maschile si femminilizza e si restringe, mentre quella femminile segue l'esempio della modella Twiggy, diventando snella, con seni inesistenti e fianchi piatti. Pierre Cardin introduce la prima sfilata di moda maschile in Francia, ispirando uno stile semplice, sobrio e futuristico. Altri designer elaborano un pret-à-porter di lusso e creano abiti da lavoro e unisex.
Verso la fine degli anni '60, Jacques Estérel presenta la prima gonna da uomo e Michel Schreiber rivisita gli abiti da lavoro con un'interpretazione rigorosa.
Influenze della moda degli anni ’60 nella cultura popolare
La moda degli anni '60 ha influenzato profondamente anche la cultura popolare, portando nuove tendenze e idee che hanno influenzato l'abbigliamento e l'immagine delle persone. Ecco alcuni esempi di come la moda degli anni '60 ha influenzato la cultura popolare:
- Musica
La moda degli anni '60 ha influenzato la musica, con artisti come i Beatles, i Rolling Stones e Jimi Hendrix che hanno adottato uno stile di abbigliamento distintivo e innovativo. La moda e la musica si sono fuse insieme, creando un'immagine di ribellione e di libertà.
- Cinema
La moda degli anni '60 ha influenzato il cinema, con film come "La Dolce Vita" di Federico Fellini e "Blow-Up" di Michelangelo Antonioni che hanno mostrato uno stile di abbigliamento innovativo e audace. Gli abiti indossati dalle star del cinema degli anni '60 sono diventati iconici e hanno influenzato la moda per molti anni a venire.
- Arte
La moda degli anni '60 ha influenzato l'arte, con artisti come Andy Warhol che hanno utilizzato la moda come fonte di ispirazione per le loro opere.
- Società: la beat generation e il movimento hippy
La moda degli anni '60 ha influenzato la società, con i giovani che hanno sfidato le convenzioni sociali e hanno adottato uno stile di vita più libero e informale. Il termine beat viene coniato nel 1948 dallo scrittore americano Jack Kerouac (On the road). Beat vuol dire «oppresso, schiacciato, calpestato, abbattuto», non solo in senso negativo ma anche nell’accezione di «fuoriuscito da tutti gli schemi sociali» e, quindi, libero. Il termine beatnik è un mix tra beat, coniato nel 1948 dallo scrittore americano Jack Kerouac (On the road) nell’accezione di «fuoriuscito da tutti gli schemi sociali» e, quindi, libero, e Sputnik, il satellite lanciato dalla Russia nel 1957. I beatnik sono la rappresentazione estetica della beat generation e ancora oggi assumono nell’immaginario collettivo la figura dell’intellettuale straziato dalla furia creativa: girocolli alti, occhiali neri, giacche e camicie sdrucite, colori scuri, tessuti pesanti. La parola hippy deriva dai termini hip e hipster e discende direttamente dalla cultura beat, che viene fortemente radicalizzata proprio attraverso l’uso delle droghe sintetiche. Gli hippies hanno creato un cortocircuito di innovazione così forte da cambiare in maniera radicale anche quella che viene considerata la moda ufficiale e hanno introdotto nel vestire delle categorie che prima non esistevano: il vintage, l’etnico o l’unisex.
La forza dirompente dell’abbigliamento hippie era la capacità di raccogliere per la prima volta stimoli provenienti da ogni parte del mondo (caftani indiani, ricami pakistani, fez marocchini) o da ogni epoca (sotto- vesti ottocentesche, cappotti anni Quaranta o stampe rinascimentali) e fonderli insieme in un eclettismo ibridato che equivaleva a un grido di libertà da ogni tipo di costrizione sociale. A parte i kilt cerimoniali degli scozzesi, le prime gonne su uomini si vedono qui, come anche i capelli lunghissimi per gli uomini o cortissimi per le donne, che confondono la centenaria divisione tra generi. La California, centro geografico di questo movimento tellurico, diventa un laboratorio aperto di innovazione costante e non è un caso che molto della seguente cultura streetwear venga ancora da lì.
I protagonisti della moda degli anni '60 tra celebrità, sarti e Maison
Twiggy: l'icona della moda
Twiggy è stata una delle icone della moda degli anni '60. Con il suo aspetto androgino, gambe lunghe e taglio di capelli corto, ha introdotto uno standard di bellezza completamente nuovo. Twiggy rappresentava l'aggiornamento del concetto di femminilità e la sfida dei tradizionali canoni di bellezza.
Jackie Kennedy: eleganza senza tempo
Jackie Kennedy, Prima Dama degli Stati Uniti durante gli anni '60, è diventata un'icona di eleganza e di stile. Jackie Kennedy scelse sei abiti neri di Valentino per affrontare il periodo di lutto seguente all’assassinio del marito e da lì sarà ebbe seguito una collaborazione con la Maison decennale. I suoi abiti raffinati, i tailleur ben tagliati e la sua sofisticatezza hanno influenzato generazioni di donne. Jackie Kennedy ha dimostrato che la moda può essere un mezzo per esprimere la propria personalità e per lasciare un'impronta duratura.
Rivoluzione nella moda e nuovi stilisti
La moda degli anni '60 ha rappresentato una vera e propria rivoluzione, con nuovi canoni estetici, colori audaci e stili innovativi. Sono emersi nuovi sarti che hanno portato uno spirito di attualità e strada nell'alta moda.
- Emilio Pucci: Conosciuto per le sue stampe audaci e i tessuti colorati, i suoi abiti eleganti e vivaci hanno catturato l'essenza dell'epoca. Emilio Pucci è riuscito a creare uno sportswear contemporaneo con tessuti pratici come il jersey crêpe, gli stretch, i cotoni, i nylon, accendendoli con colori mediterranei e con stampe riconoscibili.
- Mary Quant: Considerata una delle figure chiave della moda degli anni '60, Mary Quant è stata pioniera del movimento della minigonna. La particolarità di Mary Quant è stata quella di pensare ai giovani, realizzando prodotti molto semplici e colorati a prezzi bassi. Ha introdotto uno stile giovanile e audace, con abiti corti e colorati che hanno ridefinito la moda femminile. Il suo è stato un approccio rivoluzionario, semplicemente perchè nessuno prima di lei aveva mai pensato di strutturare un intero progetto intorno a una categoria così poco riconosciuta. Gli abiti di Mary Quant sono spesso di jersey, materiale che permette ogni tipo di movimento ed è di facile manutenzione, e usano colori primari e contrasti violenti e grafici.
- Pierre Cardin: Pierre Cardin è stato un innovatore della moda negli anni '60, con il suo stile futuristico e avanguardista. Ha introdotto linee geometriche, tessuti sperimentali e forme strutturate che hanno influenzato la moda dell'epoca.
- Roberto Capucci: Capucci ha dimostrato un approccio architettonico e autoriale verso la progettazione di moda che lo ha avvicinato a Balenciaga e reso molto noto nel mondo. Il suo lavoro è stato sempre più indirizzato alla ricerca delle forme.
- André Courrèges: André Courrèges è stato un altro sarto influente degli anni '60. Ha introdotto uno stile moderno e minimalista, con abiti e stivali sopra il ginocchio che sono diventati simboli dell'epoca. La tecnica sartoriale di Courrèges era applicata a lycra, plastica, gomma o vinile, che fino a quel momento erano serviti per fare visiere di cappelli per meccanici o tute da lavoro.
- Yves Saint Laurent: Yves Saint Laurent ha lasciato un'impronta significativa sulla moda degli anni '60. Il suo prêt- à-porter era, per la prima volta, un tentativo riuscito di portare il buon gusto borghese a una fascia molto più ampia di popolazione, che cercava disperatamente abiti che non costassero troppo. Ha introdotto capi come lo smoking femminile e il safari jacket, portando uno stile audace e innovativo. Una donna con i pantaloni in quegli anni non era ancora particolarmente usuale, ma Saint Laurent è riuscito a rileggere il capo maschile per eccellenza in modo da renderlo accettabile anche alle più clienti più conservatrici della sua haute couture.
Alcune delle maison italiane più incisive nella moda degli anni '60:
- Valentino: Fondata nel 1960 da Valentino Garavani e Giancarlo Giammetti, la maison Valentino è stata una delle più influenti della moda degli anni '60. Nel 1967 presentò a Roma una collezione totalmente bianca, in aperto contrasto con lo straripare dei colori psichedelici e dei movimenti giovanili. Questa presa di posizione eccentrica ma rassicurante collocà Valentino nell’universo dei designer più popolari del momento. Valentino ha introdotto uno stile elegante e sofisticato, con abiti dalle linee pulite e tessuti pregiati.
- Giorgio Armani: Ha debuttato alla fine degli anni '60, Giorgio Armani e ha avuto un impatto significativo soprattutto sulla moda italiana degli anni '70 con uno stile minimalista e sofisticato, con abiti dalle linee pulite e tessuti di alta qualità.
- Gucci: Fondata nel 1921, Gucci ha avuto un grande successo negli anni '60 grazie alla sua linea di borse e accessori di lusso. La maison ha introdotto uno stile audace e innovativo, con tessuti pregiati e dettagli distintivi.
- Missoni: Fondata nel 1953, Missoni ha avuto un grande successo in quegli anni grazie alle sue stampe audaci e ai tessuti innovativi. La maison ha introdotto uno stile boho-chic, con abiti dalle linee fluide e tessuti colorati.
L'eredità della moda degli anni '60
L'influenza degli anni '60 nella moda è ancora evidente oggi. Rivisitazioni degli abiti a campana, pattern psichedelici e tagli corti sono spesso presenti nelle collezioni moderne. La moda degli anni '60 ha aperto la strada a una maggiore libertà di espressione e continua a ispirare designer di tutto il mondo.
Come incorporare lo stile degli anni '60 oggi
Se desideri aggiungere un tocco di stile degli anni '60 al tuo guardaroba contemporaneo, ci sono diverse opzioni da considerare:
- Opta per un miniabito dal taglio moderno, ma ispirato agli anni '60, per creare un look audace ed energico.
- Sperimenta con stampe psichedeliche su bluse o gonne, abbinandole a capi minimalisti per un contrasto di stile.
- Gioca con accessori retrò, come occhiali da sole a farfalla o cappelli a tesa larga, per completare il tuo look anni '60.
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