Se interrogare lo specchio ogni mattina non è tra le operazioni più piacevoli durante questa quarantena, non sentitevi sole.
Con il detox forzato dal make-up le piccole imperfezioni della pelle, dalle macchie all’acne occasionale, che in tempi frenetici pre-covid-19 coprivamo alla meglio per affrontare l’ufficio, ora emergono impietose.
Per capire come prendersi cura nel modo più efficace del “volto della quarantena” abbiamo deciso che la strada migliore è imparare a conoscerne i messaggi che questo ci lancia.
La dottoressa Camilla D’Antonio, farmacista e fondatrice del brand di cosmeceutici Miamo e di integratori Nutraiuves, ci ha aiutato in questa impresa offrendo consigli sulla migliore routine cosmetica da adottare in questi casi.
«Sin da bambina ho sofferto di problemi di pelle. Intorno ai quattordici anni avevo acne e punti neri che inevitabilmente schiacciavo, e a diciotto anni sono comparse le macchie da sole, preso in modo selvaggio andando in barca. A un certo punto, riunendo le forze della mia famiglia di medici, tra cui mio padre, abbiamo creato un’azienda cosmetica. Specializzata soprattutto su questo tipo di problematiche cutanee».
L’ACNE, DOVE SI LOCALIZZA
«Imparare a conoscere la propria pelle è importante per capire come intervenire. Perché le macchie e l’acne possono manifestarsi sia su cuti più resistenti che su quelle più sensibili. In questo secondo caso il trattamento deve essere più delicato ed è fondamentale farsi consigliare da un medico o da un farmacista sulla scelta dei prodotti».
«Oltre a quella giovanile, esiste l’acne tardiva, quella che si manifesta già dopo i diciotto anni e che può continuare fino alla menopausa e oltre. Si concentra su guance, fronte e zigomi. Le cause principali della sua comparsa nelle donne sono problemi ormonali, oppure stress o alimentazione squilibrata.
A livello farmacologico pillole anticoncenzionali e antibiotici spesso rappresentano la strada. Ma talvolta le cure mediche non risolvono il problema in modo definitivo e una corretta alimentazione, la giusta routine di pulizia e di skincare prescritta dal dermatologo possono aiutare».
GLI ATTIVI PIÙ EFFICACI
«Gli antiossidanti, come la vitamina C, abbinati all’uso di prodotti con acido salicilico, offrono un ottimo aiuto in caso di pelle acneica, sia tardiva che causata da stress.
L’acido salicilico, in concentrazione massima del 2%, può essere usato anche d’estate, ma non su pelli sensibili o sensibilizzate. In questi casi meglio optare per molecole di zinco e zolfo, che riducono l’infiammazione. L’acido glicolico, che è più forte, non è mai consigliato nei mesi assolati.
Il sole, tra l’altro, non è affatto amico dell’acne. L’erronea convinzione che “asciughi” i brufoli va sfatata. Perché quando si prende troppo sole su una pelle acneica si innescano meccanismi di ossidazione che peggiorano l’infiammazione dei follicoli. E in settembre e ottobre ci si ritrova con il problema peggiorato.
Se a questo si aggiunge il fatto che al sole si può macchiare la pelle, è chiaro che la prima cosa da cui proteggersi quando c’è acne è l’esposizione ai raggi solari».
LA PROTEZIONE SOLARE PIÙ INDICATA
«Il fattore di protezione per la pelle acneica deve essere Spf 50+, con un mix di filtri fisici, che riflettono i raggi solari, e chimici, che li assorbono.
Questo per evitare che le formule dei solari siano troppo pastose ed occlusive. Dovrebbe inoltre essere oil free e con ingredienti capaci di controllare la produzione di sebo».
COME INTERVENIRE IN CASO DI ACNE DA STRESS
«L’acne da stress coincide con alti livelli di cortisolo. Che in condizioni normali dovrebbe avere un picco solo la mattina per poi scendere durante il giorno. Ma se c’è sovraffaticamento, ansia o tensione questi restano elevati tutto il giorno.
Ingredienti calmanti come melissa, passiflora, biancospino possono aiutare a ridurre il problema. In particolare la rodiola, ottima per ridurre i livelli alti di cortisolo. Va assunta sotto forma di integratori ed è un toccasana anche per l’insonnia, se assunta entro le 17».
SKIN DETOX, UNA NECESSITÀ
«La detossinazione cutanea dovrebbe essere fatta da tutti. La pelle è il primo organo da cui eliminare le tossine. Perché per permettere agli attivi dei prodotti cosmetici di penetrare ed essere più efficaci bisogna liberare la strada. Il detox cutaneo va quindi fatto prima di iniziare qualsiasi protocollo antiage, al collagene o all’acido ialuronico.
Come si fa? Ajuga reptans, bardana e tè verde sono le sostanze naturali da assumere come integratori, in cicli di tre mesi, per attivare questo processo di alleggerire la pelle da ciò che non le serve, a queste vanno aggiunte sostanze per ricostruirla, come acido pantotenico e biotina, che fortificano pelle, capelli e unghie».
MACCHIE
«Prima di tutto bisogna chiarire che le macchie che possono essere trattate con i cosmetici sono quelle marroni, da iperpigmentazione, non quelle rosse post infiammatorie, né quelle viola.
Poi non vanno mai schiarite d’estate. Se al sole si macchia la pelle ci vuole pazienza, perché le macchie si schiariscono d’inverno e d’estate si possono solo usare prodotto mirati che vanno a regolare la pigmentazione e antiossidanti, così da evitare che dalla superficie vadano a finire in profondità nel derma.
Tra le macchie più diffuse c’è il melasma, tipico da menopausa e gravidanza, si manifesta su baffetto, fronte e guance. Se il melasma è comparso da meno di sei mesi può esser ridotto con i cosmeceutici – sul baffetto e sulla fronte si elimina al 100% – se è vecchio di anni è difficile eliminarlo, perché l’accumulo di melanina è sceso a livelli più profondi.
Un secondo tipo di macchie sono quelle post infiammatorie o da ustioni, risultato di una cicatrizzazione, che possono essere eliminate anche con una cura di qualche anno, se si utilizzano i protocolli giusti. Infine, ci sono le macchie senili, da invecchiamento, sono tonde, dai contorni definiti, compaiono su mani, décolleté e zona perioculare.
La cosmetica può aiutare a schiarirle ma non a eliminarle, evita che peggiorino e che diventino più numerose e più grandi.
Inoltre è utile anche in questo caso assumere antiossidanti, sia come integratori sia per via topica. La vitamina C è un super eroe a riguardo, riduce fino al 70% il danno solare e aiuta ad evitare che molte macchie senili diventino cheratosi attinica. Importantissimo, poi, in presenza di macchie da invecchiamento non esporsi al sole».
GLOW, COME RECUPERARLO IN QUARANTENA
«Il periodo peggiore per il grigiore è ottobre, quando la pelle è più opaca e spenta come effetto dell’ossidazione dei lipidi della nostra membrana cutanea dopo l’esposizione solare nei mesi estivi. In quest’ottica, illuminare vuol dire eliminare quel pigmento, la lipofuscina prodotto come effetto dell’ossidazione da radicali liberi, che può essere anche innescata per cause endogene come lo stress tipico di questo periodo di emergenza da covid-19.
Solo l’esfoliazione, in aggiunta all’assunzione di principi attivi che contrastano l’ossidazione può eliminare il grigiore. Ideale è l’acido salicilico, antifiammatorio, lenitivo e non pro-infiammatorio, quindi con l’esposizione al sole non iperpigmenta e può essere usato tutto l’anno. Il suo unico effetto collaterale è che secca la pelle.
Se questa è grassa si può usare anche quattro volte a settimana. Bisogna, però, sapere che la pelle ha uno strato di cellule morte che ci protegge dai raggi: se la sera prima è stata fatta un’esfoliazione il giorno dopo la pelle è più sensibile, quindi meglio non usare acido salicilico o esporsi al sole senza protezione.
Vale lo stesso anche per la melanina, prodotta in estate come altro protettore naturale, va via con esfoliazioni e peeling lasciando la pelle più esposta ai danni del sole».
I MIGLIORI ANTIOSSIDANTI CONTRO LE IPERCROMIE
«Tra gli antiossidanti da usare oltre alla vitamina C, che è uno schiarente, consiglio il glutatione, un peptide che abbiamo naturalmente nel nostro corpo, ma che si può integrare per via orale.
Si tratta di un potente antiossidante che si lega ai radicali liberi neutralizzandoli. In cosmetica viene ottimizzato in biotecnologia, purtroppo è una molecola fortemente instabile, come la vitamina C e come tutti gli antiossidanti, ed è utilizzabile per via topica quando stabilizzato e reso biodisponibile.
Anche la vitamina E e il resveratrolo, sono tra i più potenti antiossidanti da assumere per via orale e per uso topico».
FONTE: VANITY FAIR
Articoli correlati