cappelli maschili

Dalle coppole ai boiner: l’evoluzione dei cappelli maschili nel tempo

Oggi più che mai, l’attenzione nei confronti del proprio aspetto e della moda rappresenta un carattere imprescindibile sia per gli uomini che per le donne. In questo specifico frangente, complice il fatto di essere immersi in un contesto in cui le tendenze sembrano alternarsi a ritmi quasi impossibili da seguire, le persone preferiscono di gran lunga tenere il passo con la propria idea di stile personale, lasciandosi influenzare solo saltuariamente dai trend del momento. In generale, la ricerca dell’unicità in un outfit da uomo, spesso, viene ricercata negli accessori e nelle loro storie più interessanti. In questo peculiare frangente, i cappelli maschili emergono sicuramente come delle soluzioni imprescindibili nel guardaroba di un appassionato e non solo.

Tra le varie tipologie di cappelli che hanno lasciato il segno nella storia della moda maschile, il cappello da baseball si è distinto come un’icona moderna e versatile. Originariamente concepito per proteggere gli atleti dal sole durante le partite di baseball, questo cappello sportivo ha guadagnato popolarità al di fuori del campo da gioco diventando un accessorio di tendenza indossato da persone di tutte le età. La sua grande adattabilità – palesata ancora di più nei cappellini personalizzati con un logo o una scritta – lo ha reso un elemento essenziale nel guardaroba maschile contemporaneo, trovando spazio soprattutto in outfit casual e sportivi.

Possiamo, sicuramente, affermare che l’utilità del cappello – a prescindere dalla tipologia di copricapo che si prende in esame – sia in grado di andare ben oltre la funzione estetica, offrendo protezione dal sole o dalle intemperie in relazione alla stagione, al materiale e alla struttura del copricapo che si intende utilizzare. Al di là del fatto che alcuni modelli, brand e design continuino a rappresentare delle soluzioni evergreen, spiccando nella pletora di cappelli al maschile per la piacevolezza del loro aspetto e per la loro versatilità, impreziosendo outfit casual, estivi o invernali e venendo scelti – talvolta – anche per combinazioni più formali soprattutto in inverno, i cappelli rappresentano un elemento importantissimo nel guardaroba di un uomo. Scopriamo di seguito alcuni cenni storici riguardo i copricapi per lui più evocativi.

La storia dei cappelli da uomo: dall’antichità ai giorni nostri

Come già precedentemente accennato, i cappelli possono essere di diverse tipologie ed essere costituiti da una varietà pressoché infinita di materiali differenti. Negli echi della storia, i cappelli sono apparsi sul capo di molteplici figure storiche e, in generale, hanno avuto ruoli importanti di protezione dal freddo e dal sole, oltre a rappresentare dei veri e propri elementi di regalità in casi specifici come i ritratti di Napoleone Bonaparte, per esempio.

Storicamente, la prima testimonianza avuta di un uomo con il capo coperto risale a 15 mila anni fa. Il graffito rinvenuto in Francia mostrerebbe un copricapo utilizzato da un uomo come strumento di difesa contro la caduta dei sassi. Il copricapo sarebbe diventato un elemento di riconoscimento, invece, nell’Antica Grecia, dove il pileo veniva indossato dagli individui appartenenti ai ranghi sociali più bassi. Nell’Antica Roma, invece, ad indossare un copricapo erano i liberti, ossia gli schiavi che diventavano liberi.

È celebre l’utilizzo del cappuccio nel Medioevo, mentre dal 1500 il cappello divenne un accessorio decorativo, avvicinandosi alla concezione che noi stessi abbiamo di questo accessorio. A fine 1600, il Re Sole richiese di montare un diamante da 35 carati su uno dei suoi copricapi, mentre nel XIX Secolo il cilindro divenne il cappello per eccellenza, complice l’immaginario del Presidente Abraham Lincoln. Dal ‘900 in poi, con l’introduzione della moda all’interno della cultura pop, il copricapo assunse le declinazioni con cui viene utilizzato e commercializzato al giorno d’oggi, nelle sue diverse tipologie.