Bijoux gioielli

Bijoux, recupero di materiali e sostenibilità, futuro è creativo

Sostenibilità ambientale e recupero di materiali nell’ottica di una economia circolare sono i concetti sui quali si muove il settore del fashion che produce accessori e bijoux. E gli esempi non mancano nelle collezioni di oltre 600 marchi viste alla prima, nuova, edizione di HoMi Fashion&Jewels, il salone internazionale dedicato a bijoux accessori moda e gioielli a Fiera Milano di Rho.

A Sperimenta, la sezione dove trovano spazio realtà di nicchia, agili e smart, si sono viste collane nate dal riciclo delle linguette delle lattine (dalaLeo), una collezione di accessori uomo (Cycled Project) ottenuta trasformando l’unica parte inquinante della bicicletta, il copertone, o camere d’aria usate per pezzi unici di gioielli ispirati al mondo della natura (Maria Gualtieri).

Gli stilisti di Lalla’s che sotto all’hashtag #noplasticfuture rinunciano totalmente a questo materiale a favore di vetro di Murano, cuoio e legno, mentre, al contrario, UgualiMai utilizza bottiglie di plastica e sacchi della spazzatura per borse e gioielli. Ma ci sono anche altri interessanti esperimenti, come i gioielli di avorio vegetale (Kori Jewels). Restano ancora ovviamente nelle collezioni di gioielli l’oro e i diamanti ma UrOburo assicura che si tratta di oro e diamanti ‘sostenibili’.

Rivoluzionare il Fashion secondo un paradigma ecologico è comunque un obiettivo dal quale non si può prescindere. Perché la moda, come spiegano gli esperti intervenuti al talk organizzato per HoMi da A.I. Aritisanal Intelligence è il secondo settore, dopo il petrolio, ad impattare maggiormente sull’ambiente tenuto conto anche del fatto che l’80% dei tessuti utilizzati per vestirsi in tutto il mondo sono sintetici. Tra gli intervenuti all’incontro anche Bav Tailor, tra le prime designer ad utilizzare materiali alternativi come la pelle di pesce riciclata.