
Epilogue, la collezione di Gucci ispirata a Ken Scott

Gucci presenta una selezione di capi e accessori, parte della collezione Epilogue. Una nuova capsule caratterizzata dalle stampe tratte dall’archivio del designer americano Ken Scott.
Ken Scott è stato uno stilista americano che ha vissuto a Milano durante gli anni ’60 e ’70. Le sue creazioni includevano tessuti dai colorati motivi floreali. Diventato un marchio di Mantero, queste stampe d’archivio impreziosiscono una selezione di modelli.
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Una campagna ideata da Alessandro Michele e scattata dal fotografo Mark Peckmezian. Ambientata in una stanza riccamente decorata con motivi diversi e composizioni floreali, mette in risalto la nuova linea di articoli.
Per la campagna, le stampe di Ken Scott sono state riprese dai capi per creare e personalizzare carte da parati, tende, tovaglie e cuscini, dando vita a un universo straordinario fatto di colori intensi e stampe a contrasto.
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Gucci Epilogue: Ken Scott
La proposta di capi femminili con stampe floreali tratte dall’archivio di Ken Scott include un cappotto, t-shirt, felpe, lingerie, top, pantaloni, gonne, blazer, camicie e abiti dalle linee fluide.
Tutti i capi sono caratterizzati da colori vivaci e di grande effetto. I capi maschili comprendono un cappotto, una giacca, un completo giacca e pantaloni (acquistabili separatamente), piumini, camicie e tute da ginnastica.
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Ken Scott era soprannominato “il giardiniere della moda”: nelle sue creazioni prediligeva i fiori oversize, tra cui peonie, rose, papaveri e girasoli.
Americano nato nel 1919, era un vero artista: prima di dedicarsi alla moda, inizia come pittore, collaborando con visionari come Sebastian Matta e Marc Chagall, con cui rimarrà legato tutta la vita.
Nel 1944 Peggy Guggenheim organizza la sua prima personale.
Ecco perché nel suo Archivio ci sono 500 opere tra quadri e altri elementi in cornice. Insieme a più di 6000 disegni originali, campioni di tessuto, carte prove, oltre 1000 capi, cappelli, biancheria per la casa, arredi, ceramiche, oggetti, documenti, inviti, look-book, foto di sfilate ed eventi, pubblicità e cassette VHS.
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Ken Scott muore nel 1991.
Nel 2019 il suo brand viene acquistato da una delle più prestigiose aziende tessili italiane, la Mantero Seta, e l’Archivio è curato dalla Fondazione omonima creata dallo stesso Ken Scott nel 1989.
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Una operazione che conferma quanto la moda sia consapevole del valore del suo passato.
“l’archivio è una cosa viva, è il cuore pulsante e la sorgente d’ispirazione per la nuova creatività”,
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spiega Franco Mantero, così a George Kennet Scott è dedicato uno spazio tutto suo, su due piani di un’ala della fabbrica.
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