Tommy Hilfiger camerini virtuali

Per Tommy Hilfiger è l’ora dei camerini virtuali

Ebbene si, avete capito bene, è arrivato il momento di dimenticare le lunghe file per provare gli abiti nei camerini dei negozi.

Tommy Hilfiger è tra i primi marchi a sperimentare la nuova sfida dei camerini virtuali, in collaborazione con Zero 10, la società di tecnologia di AR.

Amazon aveva brevettato qualcosa di simile nel 2018.

Zero10 ha affermato che la collaborazione mira a mostrare i numerosi vantaggi che la tecnologia AR e la sua integrazione possono offrire sia ai clienti che ai rivenditori.

Di cosa si tratta?

Di specchi “magici”, specchi dotati di AR, realtà aumentata, che permettono ai clienti di provare i capi senza doverli realmente indossare.

La tecnologia permette la simulazione del tessuto per consentire all’abbigliamento di apparire realistico sullo schermo, la tecnologia utilizza il tracciamento del corpo in 3D.

 La tecnologia funziona in modo simile a uno specchio normale. Gli acquirenti si avvicinano allo specchio e il software scansiona il loro corpo. Il software quindi visualizza un’immagine di un abito virtuale sul corpo dell’acquirente. Gli acquirenti possono quindi ruotare e guardare l’abito da diverse angolazioni per vedere come appare.

Una possibilità disponibile per la nuova collezione Tommy X Shawn Classics Reborn in alcuni negozi europei, tra cui Londra, Berlino e Milano.

I vantaggi di questa nuova sfida sono molteplici: migliora l’esperienza di acquisto, rende l’acquisto più divertente e, soprattutto, aumenta le vendite.

Tommy Hilfiger e la campagna Prep World

Il camerino in realtà aumentata ha già contribuito ad ampliare la portata della campagna per Prep World offrendo a chiunque avesse un telefono cellulare e si trovasse vicino a un pop-up store Tommy Hilfiger la possibilità di interagire con il marchio in un modo unico. Gli utenti potevano sovrapporre gli abiti della collezione su se stessi utilizzando la fotocamera del telefono.

La realtà aumentata richiede il riconoscimento degli oggetti e l’informatizzazione sul dispositivo mobile nonché il rendering 3D per sovrapporre le immagini al mondo reale.

Quando un utente si trova vicino a uno dei negozi pop-up Tommy Hilfiger, l’applicazione si avvia automaticamente, consentendogli di visualizzare le immagini virtuali all’interno dei negozi, scattare foto di se stesso o degli amici che interagiscono con il contenuto e caricarlo sull’allestimento Tommy Hilfiger. camera.

Vi piace l’idea?