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Amazon nelle mirino delle autorità europee

Amazon nelle mirino delle autorità europee.

L’Ue si appresta a presentare formali accuse antitrust nei confronto del colosso di Jeff Bezos. Per il trattamento riservato ai venditori terzi sulla su piattaforma.

L’indiscrezione del Wall Street Journal pesa sui titoli Amazon che, in una giornata nera per Wall Street, arrivano a perdere oltre l’1,5% interrompendo la corsa al rialzo delle ultime sedute.

Le accuse saranno presentate a breve, all’inizio della prossima settimana o in quella successiva.

E si basano sul doppio ruolo di Amazon, ovvero da un lato operatore della piattaforma e dall’altro venditore di suoi prodotti.

Secondo l’Ue, riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, Amazon raccoglierebbe i dati dei venditori terzi e li userebbe per competere contro di loro.

Le accuse formali rappresenterebbero l’ultimo passo in quasi due anni di indagine dell’Ue sul trattamento da parte di Amazon dei venditori sulla sua piattaforma.

Ai rumors il colosso di Bezos non replica ma in passato Amazon ha più volte contestato i suoi presunti abusi di potere.

L’Ue ha avviato nel luglio del 2019 un’indagine antitrust su Amazon. Per verificare se l’utilizzo, da parte della società di Bezos, dai dati dei dettaglianti indipendenti che vendono i loro prodotti attraverso la piattaforma del gigante dell’e-commerce viola le regole sulla concorrenza.

Nell’annunciare l’avvio dell’inchiesta la commissaria Ue alla concorrenza, Margarethe Vestager, aveva messo in evidenza la necessità di “assicurare che le piattaforme online non eliminino i benefici che il commercio elettronico offre ai consumatori attraverso comportamenti anti-competitivi”.

Nel caso in cui Amazon fosse rivenuta colpevole di violazione delle norme antitrust europee, la commissione potrebbe infliggerle una sanzione fino al 10% dei suoi ricavi annuali e costringerla ad adeguare alcune delle pratiche di business.

Negli ultimi anni, Vestagher ha inflitto a Google sanzioni per complessivi 9 miliardi di dollari per comportamento anticoncorrenziale in tre diverse indagini.

E nel 2019 ha lanciato poi inchieste preliminari su Google e Facebook per valutare la loro condotta dal punto di vista antitrust.

Ora nell’immediato l’attenzione è però su Amazon.