Federica amiche

Federica e le amicizie (rare) che fanno dei giri immensi e poi ritornano

Ci sono persone che si perdono per strada. Ci sono persone che si perdono dopo un malinteso, dopo una lite furiosa. E persone che si perdono, non si sa perché.

Persone a cui continui a pensare per anni, sorridendo, perché hanno fatto parte della tua vita nei momenti belli, perché sono rimaste nei momenti brutti, perché ci hai diviso caffè e scorci di vita.

“Quando l’ho vista l’ultima volta?” e quella domanda resta senza riposta.

Poi, un giorno, per caso, una fila al supermercato e un pomeriggio per te.

Vi fermate a chiacchierare, a ridere, a ricordare.

“Dai, facciamo una foto, chissà se Andrea si ricorda di te”.

Già, perché quest’amica ha tenuto tuo figlio quando eri stremata, lo ha coperto di regali, gli ha fatto combinare guai, sorridendo con lui, da brava zia. Anche se non è una zia.

Da quel giorno, è un soffio scoprire che non sempre il tempo cancella l’affetto, la voglia di (ri) conoscersi, il desiderio di sapere che quella persona, nel tuo cuore, è rimasta intatta, anche se con bel po’ di anni e di vita in più.

Quella donna di cui hai sempre amato l’ironia, l’intelligenza, la capacità di sopravvivere alle difficoltà senza spezzarsi, l’eleganza, la bellezza.

Un caffè dove avete ancora gli anni di un tempo, la voglia di sdrammatizzare e la capacità di guardarvi con più lucidità.

Lei è la tua parte leggera, quella che ti fa pensare che anche le montagne si possono attraversare, quella che ti racconta le cose serie, con ilarità e ti fa imparare che anche le cose frivole sono un pezzo necessario di te.

Ci sono persone che fanno dei giri immensi e poi ritornano.

Mi aveva chiesto un post scanzonato e le ho detto che non sarei stata capace, perché l’affetto che ho per lei toglie la punta alla mia penna spesso tagliente.

Ci sono storie che ho voglia di raccontare col cuore e, nonostante abbia decine di aneddoti dove magari le toglierei un po’ di smalto e le cancellerei un po’ di quell’aura magica che aveva fatto “innamorare” anche mio padre, ecco, ci sono storie che voglio raccontare proprio così, perché son belle, perché son vere.