il guardaroba di Vivienne Westwood

Christie’s mette all’asta il guardaroba di Vivienne Westwood

Il guardaroba di Vivienne Westwood all’asta: Vivienne Westwood: The Personal Collection, oltre 200 lotti della rivoluzionaria designer inglese e una mostra organizzata da Christie’s a Londra per raccogliere fondi per le cause benefiche sostenute da Vivienne nel corso della sua vita: Fondazione Vivienne, Amnesty International, Medici Senza Frontiere e Greenpeace.

Il guardaroba di Vivienne Westwood a Londra il 25 giugno e online dal 14 al 28 giugno 2024.

La Vivienne foundation è un’organizzazione non profit ideata dalla stessa Westwood nel 2019 e ufficialmente attivata solo dopo la sua morte con l’obiettivo di proseguire l’eredità e l’impegno della designer nell’attivismo e nelle battaglie sociali, collaborando con le ong.

Voglio che mi aiuti a salvare il mondo, non posso fare tutto da solo

VIVIENNE WESTWOOD

Andreas Kronthaler, marito di Vivienne e direttore creativo della maison Vivienne Westwood, ha selezionato alcuni look iconici dal guardaroba della designer, che saranno presentati in due aste: una vendita dal vivo, che si terrà a Londra il 25 giugno, e un’asta online, che si svolgerà dal 14 al 28 giugno 2024.  

il guardaroba di Vivienne Westwood

“VIVIENNE WESTWOOD: THE PERSONAL COLLECTION”

Vivienne Westwood: The Personal Collection comprende il guardaroba personale della defunta stilista e include alcuni dei look iconici più importanti che ha creato e indossato durante gli ultimi quattro decenni della sua vita.

L’armadio, che contiene solo abiti, scarpe e gioielli dell’omonima casa di moda di Dame Vivienne Westwood, è riconosciuto come storicamente e culturalmente significativo: è il primo pezzo proveniente dalla collezione Witches per l’autunno/inverno 1983/84.

L’asta dal vivo ( Parte I ) del 25 giugno includerà anche IL BIG PICTURE – Le carte da gioco di Vivienne: colleziona le carte. Collega le carte.

Nel 2017, Dame Vivienne ha progettato un mazzo di carte da gioco come “A Strategy 2 Save the World” – un progetto per la conservazione del pianeta, intriso del suo grido di battaglia: “Raccogli le carte”. Collega le carte.” Le stampe fanno luce in modo toccante su questioni urgenti che l’umanità deve affrontare, come il cambiamento climatico, la disuguaglianza sociale e i diritti umani, preoccupazioni che sono rimaste in prima linea nella mente di Dame Vivienne.

Poco prima di morire, selezionò dieci delle sue grafiche più potenti da ingrandire e iniziò a firmare le preziose “carte” di grandi dimensioni su cui questi disegni sarebbero stati stampati postumi.

Un progetto della Fondazione Vivienne, il ricavato della vendita del portafoglio andrà a beneficio di Greenpeace, secondo i suoi desideri.

Vivienne Westwood è riconosciuta come una delle stiliste britanniche più importanti di tutti i tempi e, da molti, come la stilista più iconica dell’ultimo quarto del XX secolo. Westwood ha usato la sua influenza per affrontare alcune delle questioni più gravi che l’umanità deve affrontare oggi. Ha fondato la Fondazione Vivienne per collaborare con ONG con obiettivi simili: “creare una società migliore e arrestare il cambiamento climatico”.

Dal 14 al 24 giugno, presso la sede di Christie’s, in King Street, a Londra, si terrà una mostra gratuita aperta al pubblico, dal titolo “Vivienne Westwood: The Personal Collection”.

«Il senso dell’attivismo, dell’arte e dello stile di Vivienne Westwood è insito in ogni singolo pezzo da lei creato», ha commentato Adrian Hume Sayer, direttore private & iconic collections di Christie’s e head of sale. «La mostra e le aste di Christie’s celebreranno la sua straordinaria visione con una selezione di look che rappresentano momenti significativi non solo della sua carriera, ma anche della sua vita personale».

il guardaroba di Vivienne Westwood
Vivienne Westwood (courtesy Christie’s/Hedvig Jenning)

Tra gli outfit all’asta, alcuni capisaldi del percorso di Westwood nella moda. A partire dal completo due pezzi della collezione Witches a-i 1983/84, ispirata alla stregoneria e al codice grafico dei simboli magici di Keith Haring. Ma alla creativa piaceva anche giocare con le proporzioni per creare un senso di straniamento, con una tecnica simile al surrealismo. 

Ne è un esempio l’abito corsettato in taffetà di seta della collezione Dressed to scale fall-winter 1998/99. Qui alcuni elementi degli abiti sono stati ingranditi fino a diventarne il fulcro decorativo, strizzando l’occhio agli stili documentati dal disegnatore satirico del ’700 James Gillray.

Non potevano mancare poi i look della collezione Propaganda fall-winter 2005/06, con ogni probabilità la più apertamente politica di Westwood, con riferimenti al suo periodo punk e a un saggio di Aldous Huxley intitolato Propaganda in a democratic society