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Chiara Ferragni, Schiaparelli e Free the Nipple movement

Chiara Ferragni continua a puntare sul seno femminile e contro la censura del capezzolo, facendolo, ovviamente, con l’aiuto di Schiaparelli.

Le ultime collezioni disegnate da Daniel Roseberry per Schiaparelli insistono sull’anatomia umana: seni sui maglioni, scarpe con le dita dei piedi, guanti con le mani.

Tutto parte dal movimento Free the Nipple, letteralmente “libera il capezzolo”, che conta 318mila follower su Instagram e rivendica l’uguaglianza e la libertà, anche sotto forma di oggettivazione dei capezzoli femminili. Tutto ha avuto inizio nel 2013 con l’attivista e filmmaker Lina Esco. La sua non è solo una crociata che sostiene il diritto delle donne di girare con le ‘tette’ di fuori ogni volta che se la sentono e ovunque esse si trovino; piuttosto, cerca di togliere qualche tabù che fa parte della cultura americana.

Schiaparelli gioca da tempo con la moralità pubblica, imitando i contorni del seno femminile e Chiara Ferragni, amica da tempo della Maison, a Parigi per le sfilate Haute Couture, ha indossato capi e accessori della collezione Schiaparelli autunno inverno 2021/2022, optando per un look black & white. Capi e accessori ispirati al corpo e alla sua morfologia, che valorizzano e accentuano la fisicità femminile. In questa circostanza, il capo protagonista è un lungo cappotto in lana e cashmere bianco panna, con una delicata silhouette a clessidra, uno scollo a V con morbido rever, un dettaglio di nastri intrecciati con occhielli di metallo dorato sulla schiena e seni tridimensionali in ton sur ton che ricordano gli iconici bra a spirale indossati da Madonna per il suo tour Blonde Ambition del 1990. L’insieme è accentuato dalla presenza di una cintura in pelle nera con incisi i profili di ombelico e addominali, stretta in vita così da enfatizzare l’effetto sinuoso del look. Un look elegante con accessori a forma di pancia, seno e orecchie.