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Guide: il fascino degli abiti vintage. Come ripararli?

Puntare sul seconda mano e sul vintage è una scelta fashion sostenibile. Non sempre, però, si trovano abiti adatti alla propria figura, oppure esattamente al passo con i tempi. Se però trovi un tessuto che ti piace particolarmente, un capo che ti piace ma che non ti sta o un abito che potrebbe essere alla moda solo se avesse quel qualcosa in più… Beh, compralo (oppure tiralo fuori dalla cantina!): potrai sempre aggiustarlo e farlo diventare qualcosa di speciale, fashion e perfettamente su misura.

Nel caso si possegga un capo danneggiato, nasce spesso spontaneo il desiderio di ripararlo.

E’ bene pero’ agire con giudizio se non si vuole che “la toppa sia peggio del buco”.

Semplici scuciture possono essere ricucite facilmente seguendo semplicemente i segni della cucitura originaria. Stesso discorso nel caso di applicazioni staccatesi col tempo, come per esempio perline o bordure.

Nel caso invece di strappi o lesioni, non bisogna mai procedere eseguendo dei rammendi che creerebbero tensioni nel tessuto, destinate a creare col tempo nuovi strappi in altre posizioni. Se non si ha la possibilità di servirsi di un laboratorio di restauro professionale, si può stabilizzare la lesione per evitare che peggiori applicando un leggero tessuto di sostegno sotto alla lacerazione e fissandovi il tessuto rovinato tramite cuciture verticali parallele eseguite con un ago e un filo il più possibile sottili.
Nel caso non vi sentiate a vostro agio con l’ago in mano, ricordate pero’ che spesso e’ meno dannoso lasciare uno strappo a se stesso, che non ripararlo malamente.

Seta Caricata

Un discorso a parte, nella conservazione degli abiti antichi, merita un tipo di tessuto che è l’incubo di chiunque collezioni tessili della seconda metà dell’Ottocento o del primo Novecento: la seta caricata.
In questo periodo i filati di seta venivano spesso caricati aggiungendo durante la lavorazione sali metallici per aumentarne consistenza e peso. Questi sali, con il passare del tempo, si ossidano e provocano nel tessuto quei tipici tagli cosi’ spesso riscontrabili nella seta di un secolo fa.
Questo deterioramento è purtroppo irreversibile e inevitabile. Può essere solo rallentato trattando questi tessuti con particolare cura.

E’ bene quindi, quando si ha a che fare con tessuti di seta di questo periodo, prestare bene attenzione ai primi “sintomi” di questo deterioramento – per esempio verificando i tessuti contro luce per evidenziarne i primi quasi invisibili segni – in modo da evitare il più  possibile di acquistare tessuti destinati ad un continuo peggioramento, e di trattare con particolare cura quelli che già si posseggono.

P.S. – Se pensate di vendere un capo vintage riparato, per correttezza, è bene segnalare sulla scheda prodotto tutte le riparazioni effettuate sulla merce in vendita.

10 commenti
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