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The Cobalt Dress, un colore che ha fatto storia nella moda

Lo Splendore del Cobalt Dress: Il Fascino Imperituro del Vestito Blu

C’è un’aura particolare attorno al “Cobalt Dress”. Che si tratti di una rilassante notte estiva o di un formale evento di gala, un abito nel ricco colore del cobalto cattura sicuramente l’attenzione. Questo tono di blu intenso ha guadagnato popolarità nella moda globale, ma, cosa rende davvero speciale un “Cobalt Dress”?

Innanzitutto, il colore cobalto trova le sue radici nella storia dell’arte e del design. Questo particolare blu ricorda la sfumatura utilizzata dai popoli antichi nei loro manufatti ceramici, per evolvere poi nella pittura, dove artisti come Vincent Van Gogh ne fecero uso intenso e simbolico. L’abito cobalto, quindi, è un tuffo nel passato, portando con sé un retaggio artistico e culturale dal fascino senza tempo.

In secondo luogo, lo splendido colore cobalto esprime un senso di audacia e di fiducia. Mentre toni di blu più chiari come il celeste o l’azzurro sono spesso associati a una sensazione di tranquillità e calma, l’azzurro cobalto è vibrante e vivace, evocando una sensazione di energia e di vitalità. Un “Cobalt Dress” può essere un modo per esprimere una personalità forte e sicura.

Un’altra considerazione riguarda la versatilità del cobalto come colore. Si presta a una varietà di tessuti, dal velluto per gli abiti da sera alla seta per un aspetto più chic, fino al cotone o al lino per occasioni più casual. Inoltre, fa un abbinamento sofisticato con diversi colori, dal semplice bianco e nero alla combinazione più audace con l’arancione o il giallo.

L’inclusione di abiti cobalto nelle passerelle delle principali settimane della moda internazionali negli ultimi anni ha confermato l’importanza di questo colore nell’industria della moda. Designer di alto profilo e influenti marchi di moda hanno presentato i loro modelli in blu cobalto, rendendo questo colore un must-have nel guardaroba contemporaneo.

Blu era il colore dell’abito che la regina Elisabetta II indossava quando ha ricevuto il neopresidente degli Stati Uniti e la first lady d’America John e Jacqueline Kennedy, il 5 giugno 1961 a Buckingham Palace.

Un abito che alcuni storici del costume e della moda chiamano The Cobalt Dress.

La regina era consapevole dello charme inarrivabile di Jackie. La futura first lady era stata cresciuta dalla sua famiglia, i Bouvier, sul principio di sembrare un’aristocratica, “progettata” per un buon matrimonio e perché uno dei crucci insopportabili delle facoltose dinastie americane era proprio la mancanza di un titolo (tanto che, a volte, lo compravano da nobili decaduti).

Per un meccanismo paradossale, con Jackie i Bouvier erano riusciti così bene da far sembrare persino una regina, vicino a lei, una donna banale.

Elisabetta era consapevole che quanto più Jackie sembrava “luminosa”, tanto più lei rischiava di apparire “polverosa”, antica. Ma a minare la sua autostima c’erano pure alcuni giudizi che la first lady aveva espresso su di lei e che, poiché il mondo è piccolo, le erano giunti all’orecchio.

Jackie aveva criticato, ad esempio, il taglio di capelli di Elisabetta. Un commento ingenuo, in fondo, perché ignorava le regole non scritte di un certo tipo di protocollo che non ammette stravaganze. Inoltre, la stampa inglese raccontava l’euforia dei britannici per l’imminente arrivo della coppia presidenziale e per Jackie, in particolare.

Elisabetta doveva difendersi. Fu per questo che, invece di entrare in competizione con lei sullo stile, nel quale avrebbe perso, decise di puntare su ciò che aveva di certo e che Jackie non poteva avere: la regalità.

Fu per questo che convocò il suo stilista di fiducia Sir Norman Bishop Hartnell e chiese aiuto a lui. Hartnell progettò per lei un abito da ballo in tulle Blue Royale con spalline. Ampio, da fiaba ma allo stesso tempo elegante.

Qualcosa che solo The Queen poteva portare con disinvoltura, che su una first lady sarebbe apparso fuori luogo, ma soprattutto, che la Jacqueline Bouvier bambina aveva sicuramente sognato di indossare, immaginando con gli occhi pieni di stelle di sposare un principe azzurro.

Hartnell abbinò all’abito un paio di guanti di raso bianco e si scelsero accuratamente i gioielli: diamanti e zaffiri. Elisabetta era perfetta, aveva vinto, e nelle foto di quell’incontro storico niente di Jackie riuscì a farla sfigurare.