Elio Fiorucci moda anni ottanta

Fiorucci icona della moda anni ottanta: 5 curiosità

Elio Fiorucci, la storia

Fondata nel 1967 da Elio Fiorucci, l’omonimo brand Fiorucci è diventato sinonimo di moda audace e dirompente dallo stile inconfondibile, tutto ha inizio in un piccolo negozio nel cuore della città di Milano ma in breve tempo Fiorucci conquisterà velocemente il mondo della moda attraverso il suo stile unico e innovativo. Elio inizialmente punta per le sue creazioni nei colori e sulle forme, ridefinendo il concetto di moda, mescolando audacemente colori vivi, stampe eccentriche e silhouette provocanti, la sua estetica vibrante e anticonformista catturerà in breve tempo l’attenzione di un’intera generazione di giovani alla ricerca di espressione e libertà.

Negli anni 70 e 80 il brand raggiungerà l’apice del suo strepitoso successo diventando un’icona della cultura pop, rimarranno famosissimi i suoi  “Fiorucci Angels” T-shirt con disegnati 2 angeli paffuti e dai grandi boccoli capaci d’incarnare lo spirito libero e ribelle del marchio, contribuendo a diffondere lo stile Fiorucci in tutto il globo, oppure le T-shirt con le stampe di Topolino e Minnie, fu proprio Elio ha lanciare sul mercato il tanga, il bichini, le minigonne a tulle, una delle sue intuizione più famose fu il mixare il denim con la lycra, creando modelli di jeans stretch unici e innovativi, che nel tempo verranno copiati da molte maison prestigiose. Importante fu l’apertura del suo concept store a New York e di conseguenza il sodalizio filosofico e artistico con Andy Warhol contribuendo a dar vita a quel fenomeno culturale di stile che oggi viene elegantemente denominato Pop Art nato nel famoso e trasgressivo Studio 54, si ricorda di Fiorucci con affetto e ammirazione il suo “daytime Studio 54” che ospitava la rivista “Interview”di Andy Warhol che dava spazio ad artisti emergenti del calibro di Madonna.

Il brand Fiorucci ha nel tempo ampliato la sua offerta creativa proponendo una vasta gamma di accessori e prodotti tra cui spiccavano profumi, cosmetici e accessori per la casa insieme a molti oggetti di design, questo suo modo di diversificare la sua visione della moda ha dato al brand la possibilità di consolidarsi sul mercato globale e soddisfare le esigenze di un popolo che si sentiva parte viva e attiva del marchio, la comunicazione fu il suo elemento vincente di diversificazione rispetto agli altri stilisti, grazie alle sue campagne pubblicitarie dissacranti e colorate, create ad hoc dal grande fotografo Oliviero Toscani.

Elio Fiorucci sarà ricordato per il suo spirito visionario e ribelle, per la sua visione audace e trasgressiva capace di conquistare celebrities e generazioni di giovani che nel suo stile ritrovavano la bellezza della libertà e l’essenza della voglia di stare insieme. Nel 2015 nella sua Milano Elio morirà, lasciando un vuoto incolmabile nel panorama del fashion system. Come tutte le più belle favole il brand Fiorucci proseguirà comunque il suo viaggio anche senza il suo iconico creatore, il vero rilancio del brand avverrà nel 2022 grazie all’acquisto totale delle quote del marchio da parte dell’imprenditrice Svizzera Dona Bertarelli tramite il suo Family Office, a luglio 2023 Fiorucci annuncia il suo ritorno in Italia con una produzione completamente Made in italy, un duo di manager, “Alessandro Pisani” Amministratore Delegato con una lunga carriera nel gruppo OTB e una nuova responsabile creativa “Francesca Murri” con esperienze pregresse in prestigiose maison come Versace, Gucci, Armani e molte altre, saranno loro il valore aggiunto per la rinascita globale di questo glorioso brand.

1.Gli angeli e Fiorucci

Si dice Fiorucci, si legge angeli: il simbolo della casa di moda, che negli anni è diventato un vero e proprio elemento da sfoggiare su magliette, cappelli, accessori.  Un marchio che diviene anche emblema dell’idea di moda del suo fondatore, fatta di leggerezza e bellezza. Bontà d’animo e ironia, come fa il suo logo storico con i due angioletti vittoriani stretti dietro al nome del marchio.

2.La moda

La moda scorre nel sangue della famiglia Fiorucci. Elio Fiorucci ha iniziato a vivere questo mondo sin da giovane collaborando prima con il padre e poi con una propria attività. Nel 1970 ha preso il via la sua produzione di vestiti, in particolare i jeans.  La sua convinzione: non prendersi sul serio è sexy. Nasce così il jeans “da donna”, quello attillato che portano oggi bellezze famose e non in tutto il mondo. E proprio in merito ai suoi iconici pantaloni, che accompagnano la figura femminile, si dice che l’idea sia nata quando lo stilista ha visto uscire dall’acqua un gruppo di donne con indosso i jeans. Per tutti Elio Fiorucci è stato lo stilista che ha raccontato la moda pop.

3.I negozi

Fiorucci ha dato vita a una nuova idea di negozio: non più solo come luogo dove acquistare abiti, ma uno spazio dove incontrarsi, conoscere e ammirare anche altre cose: oggetti d’arredamento, gadget, artisti. I suoi store erano luoghi di incontro, di scambio e di cultura.

4.Io vip

Nel corso degli anni Fiorucci è stato un marchio molto amato anche dai vip, includendo in questo termine anche gli artisti. Primo fra tutti Andy Warhol che ne ha frequentato il negozio a New York, e poi Madonna che, ancora poco conosciuta, si è esibita a una festa per il 15esimo anniversario. Senza dimenticare l’artista Keith Haring che aveva decorato le pareti del negozio milanese. Tra gli altri estimatori di Fiorucci anche Bianca Jagger e Grace Jones.

5.La vita del marchio

Dopo un periodo di successi incredibili, sul finire degli anni Ottanta l’azienda ha vissuto un periodo di difficoltà finanziarie.

È stata rilevata prima dai fratelli Tacchella di Carrera Jeans e poi dalla Edwin International società giapponese.

Elio Fiorucci ha continuato a curare la linea del marchio e dando vita anche nuove idee. Dopo un nuovo passaggio di proprietà nel 2014 e poi la morte dello stilista nel 2015 a 80 anni, la maison è stata acquisita da una nuova società, che a partire dal 2017 ne ha rilanciato il marchio e ha aperto un negozio a Londra.

A cinque anni dalla sua scomparsa, un libro illustrato monumentale, Caro Elio-Un viaggio fantastico nel mondo di Fiorucci” (ed. Rizzoli), curato da Franco Marabelli in collaborazione con Franca Soncini e Pier Paolo Pitacco, raccoglie in 429 pagine ricordi, testimonianze, schizzi, fotografie e tanto altro a dimostrare la sua contemporaneità.

Testimonianze della sua grandezza, perché è stato il simbolo di un’epoca, del suo cambiamento e della sua cultura.

Fiorucci è stato tra i protagonisti dell’ultima puntata della serie Made in Italy.