Anna Wintour, la signora della Moda e del Met Gala

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La carriera di Anna Wintour è di impareggiabile durata e tenacia, ma i metodi che ha impiegato per resistere alla modernizzazione della moda continuano a dar luogo a critiche non sempre esaltanti. 

The Times ha pubblicato, tempo fa, un pezzo intitolato 'How Anna Wintour Wields Her Power.' Nonostante si parli soprattutto delle sue eccentricità di base, in particolare riguardo all'organizzazione e alla pianificazione del Met Gala, l’opinione comune è che 

una persona non dovrebbe gestire da sola l'intera impresa che è la moda americana. 

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Nel 2020 si è parlato di una resa dei conti notevole per l'industria della moda. La tensione che circondava la possibile partenza della Wintour da Vogue era così palpabile che i redattori delle riviste patinate hanno chiesto a diversi colleghi di redigere articoli sulla sua rinuncia al controllo.

Ma Anna Wintour è rimasta. Non solo è rimasta alla guida del gioiello prezioso di Condé Nast, Vogue, ma ha anche ricevuto una sostanziale promozione da parte del Chief Content Officer di Condé Nast per tutte le loro riviste, nazionali e internazionali. 

Quindi, l'algida ispiratrice del "Diavolo Veste Prada", il film del 2006 in cui le diede il volto Meryl Streep, con questa mossa resterà "indefinitamente" al timone della più influente rivista di moda. Direttore a vita. 

La sua approvazione significa tutto per l'industria della moda americana, e non solo. La sua carriera, nella sua lunghezza e accumulo di potere, è oggettivamente impressionante e ha contribuito a lanciare la carriera di molti stilisti emergenti.

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ANNA WINTOUR e gli stilisti emergenti

  • Marc Jacobs: Wintour ha supportato la carriera di Jacobs fin dai suoi primi anni come designer, e lo ha presentato al pubblico di Vogue attraverso numerose copertine e servizi fotografici.
  • Alexander McQueen: Wintour ha scoperto McQueen durante una sfilata a Londra nel 1996.
  • John Galliano: Wintour ha sostenuto la carriera di Galliano fin dai suoi primi anni come designer.
  • Proenza Schouler: Wintour ha scoperto i designer Jack McCollough e Lazaro Hernandez durante una sfilata a New York nel 2002, e li ha aiutati a farsi conoscere attraverso Vogue.
  • Tom Ford: Wintour ha supportato la carriera di Ford fin dai suoi primi anni come designer.
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ANNA WINTOUR, la sua storia

Anna Wintour è una giornalista nata a Londra nel 1949. È attualmente chief content editor e direttore artistico mondiale di Condé Nast, oltre ad aver conservato la direzione di Vogue America.

Ha iniziato a scrivere di moda per Harper's & Queen, per poi lavorare per House & Garden e British Vogue.

Nel 1988 è diventata direttrice di Vogue America, ruolo che ha mantenuto fino ad oggi.

Nel 2013 è stata nominata anche direttrice artistica di Condé Nast.

È nota per il suo stile personale, caratterizzato da un taglio di capelli corto e una frangetta, e per il suo atteggiamento deciso e talvolta critico. 

Nel 2020 è stata anche protagonista di un documentario presentato e premiato al Sundance Film Festival.

ANNA WINTOUR e VOGUE

Anna Wintour ha introdotto numerose innovazioni su Vogue America che hanno contribuito a renderla una delle riviste di moda più influenti e innovative al mondo.

  • Ha reso il magazine più accessibile al grande pubblico, introducendo rubriche e sezioni dedicate alla bellezza, alla salute e allo stile di vita.
  • Ha promosso la diversità e l'inclusione nella moda, incoraggiando la presenza di modelli di diverse etnie e corporature sulle passerelle e sulle pagine di Vogue.
  • Ha lanciato numerose campagne di beneficenza e sostenuto causa sociale attraverso la moda, come la lotta all'AIDS e la difesa dei diritti LGBTQ.
  • Ha introdotto nuove tecnologie nella produzione di Vogue, come l'utilizzo di video e contenuti digitali.
  • Ha promosso la collaborazione tra Vogue e artisti, fotografi e designer emergenti, dando loro la possibilità di esprimersi e di farsi conoscere.
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ANNA WINTOUR ideatrice del MET GALA di New York

Il fashion business sa che più che la settimana della moda di New York gran parte del vero spettacolo della moda americana si trova sul tappeto rosso del Met Gala, un evento interamente controllato dalle scelte di Anna Wintour. 

Il Met Gala è rapidamente diventato la serata di moda e mondanità più attesa di New York. Quelle che una volta era una mondanità  eccentrica quasi carnevalesca oggi è popolata da celebrità vestite con costumi tematici che fermano lo spettacolo che richiedono più cambi di abbigliamento. I prezzi dei biglietti sono alti e si arriva a pagare fino a $ 200.000 per un tavolo.  

  • Ideatrice: Wintour ha avuto l'idea di organizzare il MET Gala nel 1995, e da allora ha contribuito a rendere uno degli eventi più importanti e spettacolari del mondo della moda.
  • Co-presidente: Wintour è stata nominata co-presidente del MET Gala nel 2017, insieme a Katy Perry e Pharrell Williams.
  • Selezione degli ospiti: Wintour ha un ruolo importante nella selezione degli ospiti del MET Gala, che include celebrità, stilisti, artisti e altre personalità del mondo della moda e dell'intrattenimento.
  • Scelta del tema: Wintour sceglie il tema del MET Gala ogni anno, che viene poi sviluppato dalla curatrice del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art.
  • Supervisione dell'evento: Wintour supervisiona l'organizzazione dell'evento, che include la scelta della location, la selezione degli allestimenti e la gestione delle sponsorizzazioni tramite la raccolta fondi con donazioni per milioni di dollari.

Grazie alla sua influenza e al suo gusto impeccabile, Wintour ha attirato molte celebrità e stilisti di fama internazionale al MET Gala, contribuendo a rendere l'evento un'occasione unica per mostrare la creatività e l'originalità nel mondo della moda.

L’ultimo MET Gala del 2023 si è tenuto il 1° maggio al Metropolitan Museum of Art di New York, ed è stato dedicato alla memoria del designer Karl Lagerfeld, con il tema "Karl Lagerfeld: A Line of Beauty". Ha visto la partecipazione di numerose celebrità e stilisti di fama internazionale, tra cui Rihanna, Cardi B, Kendall Jenner, Kim Kardashian, Anne Hathaway, Donatella Versace e Jennifer Lopez. 

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Gli abiti più iconici dei MET GALA passati

Questi sono solo alcuni degli abiti più iconici del MET Gala degli anni passati, che hanno contribuito a rendere l'evento uno spettacolo di moda e creatività.

  • Cher (1974): Cher ha indossato un abito trasparente con cristalli e piume bianche, firmato Bob Mackie, che è diventato uno dei primi esempi di abito nudo.
  • Lady Diana (1996): Lady Diana ha indossato un abito-sottoveste blu navy firmato Dior, che è ancora ricordato come uno dei più iconici nella storia dell'evento.
  • Rihanna (2015): Rihanna ha indossato un abito giallo a coda lunga firmato Guo Pei, che ha richiesto due anni di lavoro per essere realizzato.
  • Katy Perry (2019): Katy Perry ha indossato un abito a candela con le ali, firmato Moschino, che ha richiesto quattro persone per aiutarla a camminare sul red carpet.
  • Billy Porter (2019): Billy Porter ha indossato un abito a strati con un'apertura sul petto, firmato The Blonds, che ha richiesto sei persone per aiutarlo a camminare sul red carpet.
  • Zendaya (2019): Zendaya ha indossato un abito a luce reattiva firmato Tommy Hilfiger, che si è illuminato al buio grazie a una tecnologia LED.
  • Cardi B (2019): Cardi B ha indossato un abito rosso e piume firmate Thom Browne, che ha richiesto 35 persone per aiutarla a camminare sul red carpet.
  • Lady Gaga (2019): Lady Gaga ha indossato quattro abiti diversi, tutti firmati Brandon Maxwell, che ha sfilato uno dopo l'altro sul red carpet.
  • Kim Kardashian (2019): Kim Kardashian ha indossato un abito a strisce firmate Thierry Mugler, che ha richiesto un corsetto per modellare la sua figura.
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