Milano fashion week: Valentino e la sua moda preziosa e sofisticata
Valentino: dal 2007 la maison romana non sfilava più a Milano.
Domenica 27 settembre sotto la direzione di Pierpaolo Piccioli viene presentata la collezione uomo-donna per la primavera estate 2021.
Questo è un segnale forte e positivo al sistema moda italiano.
"Sostenere il sistema moda italiano, valorizzarne i suoi cardini e il suo Dna- la cultura - in un momento difficile come questo», ha spiegato Piccioli.
Milano così è diventata perfetta.
Ma la scelta è caduta non sulla Milano patinata.
«Mi interessava quella più industriale, legata al lavoro. La location dove raccontare con la sfilata queste mie riflessioni. Far sfilare i codici storici della Maison Valentino ma con significati nuovi».
Lo show, infatti, si è svolto in un' aerea industriale del quartiere Bovisa, la storica fonderia Macchi, aperta nel 1936, spazio immenso, distanziamento assicurato.
Viene decorata di foglie e di fiori dal plant artist Satoshi Kawamoto e poi gran sorpresa per Chiama Labrinth, performer da brividi, accompagnato da due vocalist e da un solo piano, perché le loro voci tutte insieme sono così pure e belle e forti che non hanno bisogno di chissà quale contorno.
Dopo di che tocca ai vestiti, un susseguirsi di abiti lunghi e in tinta unita, ai mini abiti più sagomati sul corpo. Camicie ampie da portare su degli shorts sofisticati, completi in pizzo sì, ma dai volumi semplici, quotidiani.
Quello che era legato al mondo sera trova espressione nel giorno. Per arrivare a long dress fluttuanti per via degli strascichi, più o meno trasparenti, a volte percorsi da ruches, mai però sovraccarichi di ricami e decori.
Non mancano lunghi abiti con stampe floreali e tinte unite vivaci, come quel verde lime must have di questa stagione, e l'immancabile rosso Valentino.
La palette dei colori è ampia dai colori neutri come il bianco, il nero, il beige ai colori più vivaci, come il viola,l'arancio, il fucsia e il giallo.
E' tutto un gioco di trasparenze, ricami e altri dettagli super femminili come il pizzo macramè. Piccioli manda in scena qualcosa di più di una sfilata, racconta piuttosto della continua ricerca del bello, di un lusso composto, definito con l’equilibrio di chi non si astrae da un presente che richiede serietà.
Non passano inosservate le iconiche ballerine Rockstud con cinturino alla caviglia e le borse a tracolla coloratissime punteggiate da borchie, che regalano agli abiti femminilità e romanticismo.
Ampio spazio per bluse maschili, ma in chiffon, blazer ampi e la camicia come item universale.
La donna nella prossima stagione non rinuncerà ai jeans, infatti,Piccioli ha anche lanciato una collaborazione speciale tra Maison Valentino e Levi’s facendo rivivere il classico modello di classici jeans 1969-517.
Si legge nella nota di Valentino : "Il romanticismo è prima di tutto uno sguardo sulle cose e sulla vita, non un insieme di regole. La visione individuale di Pierpaolo Piccioli tocca lo spirito individuale delle persone che veste, e il risultato è un suggerimento di ciò che Valentino può essere ora, seguendo un’altra prospettiva. È una riflessione sui valori che compongono un’identità in continua evoluzione, non l’estetica che la solidifica”.
Applausi infiniti ,ricchi di emozione per questo gran ritorno in patria della maison, per l'ingresso di Piccioli con la mascherina, un'immagine di una sfilata da sogno che tutti ricorderemo.
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