Torna la moda anni '90

Torna la moda anni ’90: nostalgia nel futuro dello stile

In un mondo sempre più veloce e mutevole, torna la moda anni ’90, non solo come stile, ma come un catalizzatore di emozioni e connessioni che attraversano il tempo.

Nel mondo della moda, il passato e il presente spesso si intrecciano, creando un continuo ciclo di reinvenzioni e riscoperte. In particolare, negli ultimi anni, un fenomeno sorprendente ha catturato l’attenzione degli appassionati di moda di tutto il mondo: il ritorno trionfale della moda anni ’90.

Secondo un articolo su iO Donna, la “vintage-mania” è in pieno svolgimento, con gli anni ’90 al centro dell’attenzione, suggerendo una possibile perdita di fiducia nel futuro.

Con gli anni Novanta una parte sostanziale della moda smette di parlare a un pubblico ampio e confluisce in una generale corrente di indipendenza di pensiero che si manifesta nell’arte, nella musica, nel cinema. 

La rinascita degli anni ’90 sulle passerelle delle fashion week

Nel cuore delle capitali della moda, da Milano a New York, gli stilisti stanno abbracciando con entusiasmo il revival degli anni ’90. Le passerelle sono diventate un palcoscenico per il ritorno di iconici capi di abbigliamento, modelli e stili che definivano un’epoca.

Dai denim oversize alle felpe logate, l’estetica grunge e il minimalismo chic, le sfilate di moda si sono trasformate in viaggi nostalgici attraverso il decennio che ha segnato un’intera generazione. 

torna la moda anni 90

I pezzi di moda degli anni ’90 che sono tornati in auge includono:

  • Pantaloni cargo e gonne plissé  sono tornati in voga, evidenziando il ritorno di colori decisi e volumi oversize.
  • Salopette e jeans a vita alta, anfibi sono altri trend degli anni ’90 che sono tornati di moda.
  • Abiti sottoveste e tartan: Gli abiti sottoveste, spesso indossati con collane girocollo a strati, e i capi in tartan, come blazer e gonne, sono anch’essi ritornati in auge.
  • Blazer oversize: I blazer oversize, pezzi chiave degli outfit più cool delle scorse stagioni, sono stati rinnovati con proporzioni over soprattutto a livello delle spalle. Magari abbinati a  jeans a zampa, un look che fonde lo stile degli anni ’90 con elementi contemporanei.
  • Stivaletti a punta e mocassini in pelle: Gli stivaletti a punta sono stati reinterpretati in lycra, mentre i mocassini in pelle sono tornati identici agli originali.
  • Frange: Le frange sono state riproposte su pantaloni, gonne e top, confermando il loro ritorno di moda.
  • I colori decisi e fluo sono tornati in voga, evidenziando il ritorno di tonalità audaci e vivaci.
  • Colori neutri come il bianco e il nero: Inoltre, la moda attuale suggerisce di giocare con colori neutri come il bianco e il nero, abbinandoli a tonalità più accese per creare contrasti.
  • Colori pastello e tonalità fluo: Anche i colori pastello e le tonalità fluo sono tornati in auge, evidenziando una varietà di opzioni cromatiche popolari negli anni ’90.
  • Accessori moderni: Per arricchire lo stile degli anni ’90 con dettagli moderni, si possono adottare accessori attuali come collane rigide, orecchini in metallo o borse di design.
  • Vita bassa e mini skirt: Un altro modo per integrare lo stile degli anni ’90 con quello moderno è adottare la tendenza della vita bassa per jeans, pantaloni e gonne lunghe o mini skirt.
  • Sopracciglia fine: La tendenza delle sopracciglia di zibellino si è finalmente estinta del tutto. Ora vanno di moda i “fili”, come tutti avevano negli anni ’90. E se un anno fa con queste sopracciglia apparivano solo le modelle in passerella, ora sono letteralmente una celebrità su tre.

L’influenza dei brand iconici degli anni ’90

Una delle chiavi di questa rinascita è l’influenza dei brand iconici degli anni ’90. Nomi come Calvin Klein, Tommy Hilfiger e Versace hanno reso celebri stili che ora stanno facendo il loro ritorno in modo trionfante.

Il revival dei loghi oversize e delle stampe audaci ha catturato l’immaginazione di fashionisti di tutto il mondo, dimostrando che l’attrazione per il vintage va ben oltre il semplice ricordo.

Marchi come Fiorucci, Champion e Birkenstock, noti per i joggers, le t-shirt con angeli, e i sandali Birkenstock, sono diventati di nuovo popolari.

L’impatto della moda anni ’90 sulla cultura streetwear

La cultura streetwear, sempre più predominante nel panorama della moda, è stata particolarmente influenzata dal ritorno degli anni ’90. Marchi come Nike, Adidas e Fila hanno rilanciato sneakers e capi di abbigliamento ispirati a modelli che dominavano le strade nei giorni d’oro del decennio.

L’ascesa degli streetwear brand ha contribuito a trasformare il modo in cui le persone concepiscono e indossano la moda quotidiana. Gli indumenti sono rappresentati da forme oversize e vestibilità ampia, che enfatizzano il comfort e la funzionalità.

C’è un’enfasi su tessuti tecnici avanzati: Jersey fleece, Gore-Tex, Neoprene, Lycra. I capi essenziali per l’abbigliamento street sono T-shirt, felpe, giacche a vento, cappellini da baseball.

“Se si guarda al fashion oggi, si vede come lo streetwear domini ovunque”

Kim Jones, Ex direttore artistico maschile di Louis Vuitton

Stile grunge

Il grunge, emerso in America, luogo di nascita della musica rock, alla fine degli anni ’80, raggiunge l’apice del suo sviluppo all’inizio degli anni ’90.

I fondatori dello stile grunge, infatti, sono adolescenti ribelli che percepivano la società come un nemico e cercavano in tutti i modi di allontanarsi dalle regole e dalle leggi.

Esteriormente, l’abbigliamento grunge assomigliava alle tendenze hippy e punk, che erano anch’esse sottoculture separate con la loro protesta contro la società, ma solo in periodi diversi.

Ora lo stile grunge è più legato alla moda che alla protesta contro la società. I rappresentanti di questo stile sono raramente visti con stracci o vestiti sporchi. Le loro immagini sono sempre curate nei minimi dettagli.

Gli anni ’90 e società odierna

La nostalgia degli anni ’90 non si limita solo alla moda, ma abbraccia un’intera cultura. La musica, il cinema e la televisione di quell’epoca hanno anche giocato un ruolo significativo nel plasmare il gusto e lo stile di vita dell’epoca.

La colonna sonora dei Nirvana, l’iconica serie televisiva “Friends” e film come “Pulp Fiction” sono solo alcuni esempi di come gli anni ’90 abbiano lasciato un’impronta indelebile nella nostra memoria collettiva.

Oltre agli elementi visivi, l’atteggiamento e lo spirito ribelle degli anni ’90 stanno ritornando in voga. I giovani di oggi sembrano desiderare la libertà di espressione e la non conformità che caratterizzavano quell’epoca. Questo si riflette non solo nell’abbigliamento, ma anche nell’approccio alla vita e alla cultura.

L’era digitale ha svolto un ruolo fondamentale nell’accelerare la diffusione di questa tendenza. Le piattaforme di social media hanno permesso agli appassionati di condividere e celebrare il loro amore per la moda degli anni ’90 in modo globale.

Le influencer di moda e le celebrità hanno contribuito ad alimentare questo fenomeno, rendendo virali stili e tendenze che erano in voga prima che molti degli attuali amanti della moda fossero nati.

Mentre la moda anni ’90 fa il suo ritorno, la tecnologia ha giocato un ruolo cruciale nel rendere queste tendenze vintage attuali e accessibili. L’e-commerce ha reso possibile per gli acquirenti di tutto il mondo accedere a capi di abbigliamento vintage o reinterpretazioni moderne di stili iconici.

Le app di moda e i siti di rivendita consentono agli appassionati di fare shopping in modo sostenibile, contribuendo alla rinascita di una moda più consapevole.

L’impatto sociale della moda anni ’90: inclusività, diversità e moda queer

Oltre alla dimensione estetica, la moda degli anni ’90 ha portato con sé un’importante lezione di inclusività e diversità. Nel riflettere sull’eredità di quegli anni, la moda contemporanea si impegna a essere più rappresentativa e a celebrare la diversità di corpi, etnie e identità di genere.

Questo spostamento verso una moda più inclusiva è un segno della sensibilità sociale crescente che caratterizza la nostra epoca.

Come afferma Andrea Batilla nel suo libro ‘Come ti vesti’, “Se da una parte lo streetwear ha aiutato a uniformare i segni del guardaroba maschile e femminile, abbandonando l’idea di riconoscibilità in base al genere, dall’altra parte la cultura queer e nello specifico quella transgender hanno contribuito ad abbattere le differenze secolari tra ciò che è lecito indossare per una donna e ciò che è fortemente sconsigliato indossare per un uomo”. 

“Uno dei primi a introdurre un’estetica dichiaratamente queer nella moda è stato Jean-Paul Gaultier, il cui brand esiste dal 1970 ma è esploso durante gli anni Ottanta e Novanta, quando ha avuto nel suo staff per tre anni nientedimeno che Martin Margiela. Con Gaultier il mondo queer, gay, lesbo e transgender sale in passerella, e l’identità di genere diventa centrale nella narrazione delle sue collezioni.

Dalle gonne per uomo ai bustier dai seni prorompenti di Madonna, dai riferimenti al fetish o al BDSM ai marinai di Querelle de Brest di Fassbinder, fino alle stampe trompe l’œil con corpi nudi, il mondo di Gaultier è una sintesi elettrica di quello che stava avvenendo nel mondo reale, ma mantiene ancora dei momenti di astrazione profonda, di giocosità, di sentimentalismo, a volte anche di romanticismo.

Il meccanismo del linguaggio di Gaultier è totalmente inclusivo e coraggiosamente senza limiti commerciali, anche se, ai tempi, il marchio era adorato dal mercato. Jean-Paul Gaultier ha portato il camp nella regione dell’accettabilità sociale e lo ha fatto costruendo una piattaforma sulla quale molti designer successivi si sarebbero appoggiati, a partire da Margiela stesso”. Conclude Batilla.

Conclusione:

Il ritorno trionfante della moda anni ’90 è molto più di una semplice tendenza: è un fenomeno culturale che ha influenzato non solo ciò che indossiamo, ma anche come percepiamo il nostro passato e costruiamo il nostro futuro.

La nostalgia per quel decennio è diventata un potente strumento di espressione individuale e di connessione tra le generazioni.